Nella mattinata di oggi, alle ore 10, il Tribunale civile di Cagliari si pronuncerà sul ricorso presentato dalla presidente della Regione, Alessandra Todde, contro l'ordinanza di decadenza emessa il 3 gennaio dal Collegio di garanzia elettorale della Corte d'appello, che contestava presunte irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali per la campagna del febbraio 2024.

Il collegio giudicante, presieduto dal giudice Gaetano Savona, esaminerà anche altri ricorsi correlati, sia in opposizione che a sostegno della presidente. La Procura di Cagliari, intervenuta nel procedimento, ha riconosciuto alcune irregolarità ma ha ritenuto sproporzionata la sanzione della decadenza, proponendo invece una sanzione pecuniaria ridotta rispetto ai 40.000 euro inizialmente previsti.

La vicenda ha suscitato polemiche, in particolare per la revoca del mandato all'avvocato Riccardo Fercia da parte del Collegio di garanzia, ora presieduto da Massimo Costantino Poddighe. Quest'ultimo è stato accusato dalle opposizioni di conflitto di interessi, risultando legato coniugalmente a una dirigente regionale nominata dalla stessa Todde.

Dal fronte politico, la maggioranza esprime fiducia nell'operato della presidente. Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, ha dichiarato: "Meno il Consiglio si occupa di questi temi, meglio è. Le priorità politiche sono altre". Michele Ciusa, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha aggiunto: "Attendiamo con serenità il giudizio del tribunale. A noi interessa solo una cosa, il lavoro per i sardi e per la Sardegna".

In caso di conferma della decadenza si procederebbe allo scioglimento del Consiglio regionale e alla convocazione di nuove elezioni. Tuttavia, l'ultima parola spetterà al Consiglio regionale, che dovrà prendere atto dell'esito giudiziario.

La presidente Todde, secondo quanto riferito dal suo staff, è "serena e al lavoro" e attende la sentenza "a testa alta", continuando a concentrarsi sui principali dossier aperti in Sardegna.