Tortolì

Aste pilotate in Ogliastra: torna libero uno dei 4 indagati

Il riesame annulla i domiciliari per il vicepresidente del Consorzio industriale

Aste pilotate in Ogliastra: torna libero uno dei 4 indagati

Di: Redazione Sardegna Live


Rocco Meloni, 71 anni, vicepresidente del Consorzio industriale dell'Ogliastra e amministratore delegato di Aliarbatax, società di gestione dell'aeroporto di Tortolì, indagato con altre tre persone nell'inchiesta della Procura di Cagliari su presunte irregolarità e minacce nella vendita all'asta di appartamenti e terreni di una società sottoposta a procedura fallimentare, è tornato in libertà.

Il Tribunale del riesame ha infatti annullato la misura cautelare agli arresti domiciliari scattata nei confronti di Meloni il 13 dicembre scorso. Secondo i giudici non sussistono i gravi indizi che avevano portato la gip Manuela Anzani a firmare l'ordinanza di custodia. Meloni è stato l'unico a rivolgersi al Riesame attraverso il suo avvocato difensore Roberto Sorcinelli.

Restano in carcere Franco Ammendola, 72 anni, presidente del Consorzio industriale, e Roberto Arzu, 56enne di Arzana, fratello di Sandro, misteriosamente scomparso l'8 marzo scorso. Confinato invece ai domiciliari Gianni Collaro, 47 anni, comandante della stazione dei carabinieri di Arzana. A vario titolo la Procura contesta ai quattro i reati di turbativa d'asta e minacce.

Il fascicolo è stato aperto ad aprile 2022 dal pm Giangiacomo Pilia, dopo le prime indagini dei carabinieri della compagnia di Lanusei e del nucleo investigativo del comando provinciale di Nuoro. I fatti risalgono all'anno precedente.

Secondo l'ipotesi investigativa, la vendita all'asta di appartamenti e terreni, ascritti al patrimonio della società Ama finanziaria, rappresentata da Ammendola, che ne sarebbe voluto rientrare in possesso, è stata turbata da condotte illecite.

Lo stesso imprenditore, in accordo con Meloni e Arzu, avrebbe pilotato le procedure facendo desistere i potenziali acquirenti per favorire Meloni, prestanome di Ammendola, nell'acquisto degli immobili a un prezzo vantaggioso e inferiore al valore reale.

Dalle indagini sarebbe poi emerso il coinvolgimento del maresciallo Collaro, a cui viene contestato l'accesso abusivo a sistemi informatici, e di un assistente capo del Corpo Forestale oggi in congedo e non destinatario di misure cautelari.

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