Opere idrico-fognarie. Anci Sardegna: “Egas spinga sulla delega ai Comuni e alle Unioni dei Comuni per l’attuazione dei programmi”
Il Presidente Emiliano Deiana: “Non si perda un solo istante”
Di: Antonio Caria
“La mancanza di programmazione, la mancata concertazione coi rappresentanti istituzionali degli enti locali degli interventi, la lunga epoca di “azzoppamento” dell’Autorità d’Ambito (ora Egas), il “cattivismo” elevato a categoria politica mi induce a pensare che, oggi, serva nella gestione sarda del Servizio idrico integrato un deciso cambio di passo”.
Lo rimarca il una nota Anci Sardegna e il suo presidente Emiliano Deiana che aggiunge: “ Da qualche giorno Egas è, finalmente, operativo: ha un Presidente ed è affiancato da sindaci eletti. La proposta - la prima - che Anci Sardegna fa è che tutte le opere previste sull’idrico-fognario siano delegate ai comuni singoli e/o associati in Unioni di Comuni e Comunità Montane”.
Nello specifico, sottolinea il numero uno di Anci Sardegna “Studio preliminare alla progettazione, progettazione, appalto delle opere siano delegate ai comuni che sono gli attori istituzionali più interessati alla migliore e celere realizzazione di opere che incidono grandemente sulla qualità della vita dei cittadini.”
“Non si perda un solo istante – così Deiana – a concordare con la Regione questa modalità che è stata usata, nel passato, col contagocce e che accelererebbe la spendita delle risorse e la realizzazione degli interventi”.
“La programmazione e il piano d’Ambito – conclude – sia concordato fra Egas e Abbanoa, ma la gestione delle opere sia delegata agli enti che da sempre hanno dimostrato agilità e concretezza: i comuni. Questa è la proposta. Adesso la palla la passiamo, con lealtà, ad Egas e al suo Presidente Fabio Albieri”.
