Olbia

“Puliamo Lido del Sole”, raccolti oltre 800 chili di spazzatura

In tre ore raccolte bottiglie in plastica e vetro, lattine, pneumatici d’auto e retine contenitive

“Puliamo Lido del Sole”, raccolti oltre 800 chili di spazzatura

Di: Antonio Caria


Un vasto campionario di rifiuti che va dalle bottiglie in plastica e vetro alle lattine, passando per le centinaia di retine contenitive per i mitili fino agli pneumatici d’auto, per un bilancio di oltre 800 chili di spazzatura.

È questo il bilancio della pulizia di una porzione del litorale del Lido del Sole, quella antistante allo storico Hotel Caprile, a Olbia.

Venti i volontari impegnati che hanno contribuito attivamente all’iniziativa promossa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, con il supporto nella comunicazione social del WWF Sub (Save UnderWater Biodiversity) e il patrocinio dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

In prima linea i membri dell’associazione ambientalista Velapuliamo, in testa il Sindaco di Riola Sardo, Mauro Saba, i divers delle società Wase Diveducation, Leila Diving, Mediterraneo Sport, due imprese del settore dei lavori marittimi Commercial Diving Services, e Dilamar.

Inoltre la società Cosir ha messo a disposizione il proprio personale, un mezzo cassonato per il conferimento in discarica, buste e guanti mengre la De Vizia, ha posizionato i cassonetti per la raccolta della spazzatura.

Il Supporto a mare è stato, invece, garantito dagli uomini della Capitaneria di Porto di Olbia che hanno verificato lo svolgimento in sicurezza delle pulizie del fondali da parte dei sub volontari.

“La mattinata odierna dedicata alla pulizia del Lido del Sole, per la quale ringrazio tutti i volontari – ha dichiarato Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – è sicuramente un bellissimo esercizio di democrazia e senso civico. Tale consapevolezza dovrebbe essere, però, esercitata 365 giorni all’anno e non solo in queste occasioni. Così come l’indignazione dovrebbe essere rivolta non solo alle istituzioni chiamate alla pulizia e al mantenimento del decoro, ma anche, e soprattutto, a tutte quelle persone che, senza alcun senso di civiltà, contribuiscono quotidianamente a deturpare l’ambiente e la nostra principale ricchezza: il mare e le spiagge”.

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