Sassari

L’8 marzo la giornata mondiale del rene in piazza d’Italia

In programma uno screening gratuito curato dal personale dell'unità operativa complessa di Nefrologia, dialisi e trapianti

L’8 marzo la giornata mondiale del rene in piazza d’Italia

Di: Antonio Caria


L’8 marzo, in concomitanza con la festa della donna, ritorna a Sassari la giornata mondiale del rene, giunta alla tredicesima edizione. Il tema di quest’anno sarà “I reni e la salute delle donne e sarà un occasione per riflettere sull’importanza della salute delle donne e, in modo particolare, dei reni.

La manifestazione è promossa dalla Società internazionale di nefrologia, dalla Società italiana di nefrologia e dalla Fondazione italiana del rene e si svolgerà in contemporanea in molte città d’Italia e del mondo.

Come da tradizione, l’evento vedrà protagonista l’unità operativa complessa di Nefrologia, dialisi e trapianti dell’Aou che, grazie alla collaborazione con i vigili del fuoco, il Comune e la Provincia, sarà allestita una tenda all’interno della quale il personale medico e infermieristico della Nefrologia dell'Aou sarà a disposizione dei cittadini dalle ore 9 alle 18.

Inoltre, i primi avranno modo si esporre alcuni mezzi e attrezzature utilizzate nelle situazioni di emergenza. Gli interessati potranno sottoporsi a uno screening che prevede la raccolta dell’anamnesi, il controllo della pressione arteriosa, del peso corporeo e un esame delle urine: in questo modo può essere già possibile identificare alcuni fattori di rischio molto comuni quali l’ipertensione arteriosa, il diabete, la calcolosi e l’obesità, oltre che dei suggerimenti sui corretti stili di vita oppure su indagini cliniche e laboratoristiche come approfondimento dei dati che saranno elaborati.

 «L’importanza della prevenzione – ha spiegato Maria Cossu, direttore della Nefrologia e dialisi dell'Aou di Sassari – è legata al fatto che le patologie renali danno una sintomatologia molto tardiva e quando il paziente avverte i disturbi, nella maggior parte dei casi, la funzionalità renale è già severamente compromessa. In Italia una persona su dieci presenta, anche a sua insaputa, una malattia cronica renale».

«Il rischio di sviluppare una malattia renale – ha continuato Cossu – è equivalente nelle donne rispetto agli uomini ma potrebbe essere addirittura più elevato, con una prevalenza, secondo alcuni studi, del 14 per cento per le donne e del 12 per cento negli uomini. Il numero di donne sottoposte a dialisi, tuttavia, è inferiore rispetto al numero di uomini, perché la progressione della malattia renale cronica è più lenta nella donna». Si possono aggiungere anche altri fattori, quali le barriere psico-sociali, come la minore conoscenza della malattia, che possono indurre a iniziare più tardi la dialisi e, infine, la mancanza di copertura sanitaria che, in molti paesi, può determinare una importante discriminazione nell’accesso alle cure.

Alcune malattie renali poi, come la nefrite lupica e le infezioni renali, la pielonefrite acuta e la pielonefrite cronica, colpiscono prevalentemente le donne e il rischio di infezioni e di patologie renali aumenta in gravidanza.

«È quindi importante incoraggiare e facilitare l’educazione, la diagnosi precoce e uno stile di vita sano – ha concluso la responsabile dell'unità operativa complessa di Nefrologia del Santissima Annunziata – per prevenire la malattia e rallentarne l’evoluzione».

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