PHOTO
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato un pacchetto di sanzioni "tra le più ingenti che abbiamo mai imposto alla Russia", che colpisce i giganti energetici russi Rosneft e Lukoil, definendole la risposta americana al "rifiuto di Vladimir Putin di porre fine a una guerra senza senso".
L’annuncio è stato fatto nel corso di un bilaterale nello Studio Ovale con il segretario generale della Nato, al termine del quale il presidente ha spiegato di aver deciso di cancellare l’incontro con Putin perché — ha detto — "non saremmo arrivati dove volevo arrivare". “Lo incontrerò in futuro”, ha aggiunto.
A preannunciare e motivare la stretta è stato il Dipartimento del Tesoro statunitense, rappresentato dal segretario Scott Bessent, che ha imputato alle compagnie petrolifere di finanziare "la macchina da guerra del Cremlino" e ha invitato le nazioni del G7 e gli altri alleati a unirsi agli Usa nel blocco. Bessent ha definito le misure come una conseguenza della "mancanza di una seria volontà da parte della Russia di impegnarsi in un processo di pace".
Il presidente Trump ha spiegato che, dopo mesi di colloqui "buoni" con Putin, ha preferito sospendere l’appuntamento diretto perché i negoziati "alla fine non portano a nulla". "Ogni volta che parlo con Vladimir, ho delle belle conversazioni e poi non vanno da nessuna parte", ha detto il presidente statunitense.