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Un violento terremoto di magnitudo 6,3 ha colpito nella notte il Nord dell’Afghanistan, provocando almeno 20 vittime e circa 320 feriti. A rendere noto il bilancio provvisorio è stato il ministero della Salute afghano, attraverso il portavoce Sharafat Zaman, che ha diffuso un videomessaggio ai giornalisti precisando che i dati sono ancora in aggiornamento.
Le province più colpite sono Balkh e Samangan, dove numerose abitazioni e strutture pubbliche sono crollate o risultano gravemente danneggiate. Le squadre di soccorso sono al lavoro tra le macerie per cercare eventuali dispersi, mentre gli ospedali locali sono in difficoltà per l’alto numero di feriti.
Tra i simboli colpiti dal sisma anche la Moschea Blu di Mazar-i-Sharif, monumento del XV secolo e una delle attrazioni storiche più note del Paese. Parti della decorazione in maiolica e alcune sezioni di uno dei minareti si sono staccate, finendo nel parco antistante il complesso religioso.
Il sisma, avvertito distintamente in diverse province settentrionali, è stato seguito da alcune scosse di assestamento che hanno spinto molti residenti a trascorrere la notte all’aperto. Le autorità temono che il bilancio delle vittime possa aggravarsi nelle prossime ore, soprattutto nelle aree rurali più isolate.






