Il presidente russo Vladimir Putin torna ad attaccare l’Occidente in un discorso sull’economia, definendo "deficienti" coloro che minacciano nuove sanzioni contro Mosca. “Coloro che vogliono male alla Russia sono pronti ad adottare nuove sanzioni anche a loro discapito”, ha dichiarato, aggiungendo poi con sarcasmo: “Oh, chiedo scusa”.

Putin ha ammonito che la Russia deve “essere preparata per qualsiasi azione dei nostri possibili futuri detrattori” e “ridurre al minimo gli effetti negativi su di noi”.

Intanto, il Cremlino prepara la delegazione per i colloqui di giovedì a Istanbul con l’Ucraina. “Annunceremo i nomi solo quando Putin avrà deciso”, ha spiegato il portavoce Dmitry Peskov.

Kiev preme per un confronto diretto. “Se Putin si rifiuterà di andare in Turchia, sarà il segnale definitivo che non vuole negoziare”, ha detto Andrei Yermak, consigliere di Zelensky.

Il presidente ucraino ha ribadito la sua disponibilità: “Farò di tutto per incontrarlo, ovunque in Turchia. Penso che Putin non voglia che la guerra finisca”.

Zelensky ha anche chiesto agli USA “il pacchetto di sanzioni più forte di sempre” se Mosca si tirerà indietro.

Donald Trump, da Riad, ha annunciato la presenza del segretario di Stato Marco Rubio a Istanbul, auspicando “buoni risultati” e “che l’Occidente non si faccia trascinare in una guerra infinita”.

I leader europei, secondo Bloomberg, attendono l’esito dell’incontro prima di decidere nuove sanzioni. Mosca intanto rilancia: “Nei negoziati dovrà essere discusso il riconoscimento dei nuovi territori nella Federazione russa”, ha detto il viceministro Ryabkov.