“My dream came true”. Lette adesso le parole di Rute Cardoso spezzano quasi il fiato: una giovane sposa, tre figli e un marito e la promessa di una amore eterno. Appena undici giorni fa, Rute e Diogo Jota si univano per la vita. Non sapevano ancora che il destino, di lì a breve, li avrebbe separati in maniera brutale, nel buio della notte.

Un destino beffardo, nella misura in cui una serie di circostanze conducono inesorabilmente all'epilogo più crudele: la morte. Diogo Jota era di rientro dalla Spagna, direzione Inghilterra, dove si sarebbe dovuto riaggregare alla sua squadra, il Liverpool. Per farlo aveva deciso di prendere il traghetto, dopo che gli era stato consigliato di non volare per evitare la pressione in cabina: un'indicazione medica dovuta a un intervento chirurgico ai polmoni a cui il calciatore si era sottoposto di recente.

Proprio questi "incastri" hanno portato Diogo e suo fratello André, 26 anni, a salire in auto, una Lamborghini presa a noleggio, per recarsi verso l’imbarcazione. Ma la loro corsa si è fermata anzitempo, sulla A52 nella provincia di Zamora. Forse uno pneumatico scoppiato, quindi l’uscita fuori strada e lo schianto fra la vegetazione. Poi le fiamme che avvolgono voracemente la macchina: una trappola di fuoco e fumo asfissiante, da cui per i due calciatori è stato impossibile liberarsi. Fra le lamiere roventi i due corpi senza vita.

Ma il dolore è di chi resta: così Rute, madre di tre figli, vede sfumare in un battito di ciglia quel sogno decantato. Un sogno lungo 17 anni, quando per la prima volta la coppia si è unita nell’amore. Oggi piange lacrime di sangue, il cuore trema e l’anima vibra di dolore. Ed è impossibile rimanere indifferenti davanti ai sorrisi che preannunciano giornate felici: “Un giorno che non dimenticheremo mai”, postava lui. “Sim, para sempre”, scriveva invece la giovane sposa sui social, pochi giorni fa. “Sì, per sempre”.

“You’ll never walk alone”, recita lo storico slogan del Liverpool: “Non camminerai mai da solo”. Una promessa scolpita nell'anima che, nella fragilità della vita, rimarrà tale: Diogo e Rute, uniti per sempre.