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È ancora caos all’Arst. I lavoratori dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico regionale non hanno ricevuto lo stipendio di giugno, e la protesta sindacale non si è fatta attendere. A denunciare la situazione è Arnaldo Boeddu, segretario della Filt Cgil Sardegna, che punta il dito contro il recente avvicendamento ai vertici aziendali deciso dalla Giunta regionale: "Oggi l'ennesima beffa, questa volta a danno dei lavoratori dipendenti dell'Arst che non si sono visti accreditati gli stipendi dello scorso mese di giugno, quasi certamente dovuto al cambio dell'Amministratore, unica figura che può autorizzare l'operazione bancaria".
Secondo Boeddu, si tratta di una situazione evitabile, frutto di scelte improvvisate e di una mancata concertazione con le parti sociali: "Anche questa volta – aggiunge il leader sindacale della Cgil Trasporti – se si fossero confrontati e avessero fatto un bagno di umiltà, questo increscioso episodio si sarebbe potuto evitare. I lavoratori, in gran parte monoreddito, con familiari a carico e pagamenti in scadenza da onorare, adesso non sanno come comportarsi e come giustificarsi con gli istituti di credito, con le banche e le assicurazioni".
La Filt Cgil, insieme agli altri sindacati di categoria, ha già avviato le procedure di raffreddamento, passaggio propedeutico alla proclamazione di uno sciopero. In tarda mattinata è infatti stata inviata una nota unitaria ai soggetti competenti, firmata dai segretari regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa e Ugl, per sollecitare una risoluzione immediata.
Boeddu chiude con un appello alla responsabilità politica: "Speriamo che questo sia l'ultimo scivolone della giunta regionale e che tutti i consiglieri regionali si facciano carico di questi ripetuti quanto gravi comportamenti."