La Regione Sardegna prosegue il confronto con le altre amministrazioni locali per opporsi ai tagli alla rete scolastica previsti dal Governo. Su proposta dell’assessora alla Pubblica Istruzione, Ilaria Portas, la Giunta ha dato il via libera preliminare al Piano di programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2026/2027, rinviando però alla prossima seduta ogni decisione riguardante la riorganizzazione delle autonomie scolastiche. Il rinvio si è reso necessario perché i piani provinciali sono arrivati in ritardo e richiedono ulteriori verifiche.

La Regione ora attende l’esito della richiesta di proroga dei termini, avanzata all’unanimità dalla Commissione Istruzione della Conferenza Stato-Regioni, che ha messo in luce le difficoltà comuni a tutto il Paese nel rispettare le scadenze ministeriali.

In questi giorni stiamo lavorando intensamente, anche insieme alle Regioni Toscana, Umbria, Emilia-Romagna e Campania, per definire un percorso condiviso – sottolinea l’assessora Portas –. Non siamo e non saremo mai d'accordo a ridurre le autonomie scolastiche, ma operiamo senza sosta per evitare tagli indiscriminati da parte del Ministero e per scongiurare inadempimenti rispetto agli obblighi del PNRR. In queste ore valuteremo con attenzione tutte le soluzioni che possano portare al massimo risultato possibile”.

Come le altre regioni italiane, anche la Sardegna dovrà allinearsi agli obiettivi del PNRR, che prevedono una revisione della rete scolastica in relazione al calo demografico. L’Isola potrà contare su un massimo di 223 autonomie, a fronte delle 232 attualmente presenti: ciò comporterebbe la necessità di sopprimere nove istituzioni tramite accorpamenti amministrativi.