Caro spiagge: con l'inizio ufficiale della stagione balneare questo weekend, i prezzi degli stabilimenti balneari hanno iniziato a salire insieme alle temperature. Secondo il rapporto dell'osservatorio nazionale Federconsumatori e della Fondazione Isscon, i costi medi hanno infatti registrato un aumento del 2,3% rispetto all'anno precedente.

Negli ultimi tre anni, i servizi balneari hanno visto un incremento complessivo del 8%. A livello nazionale, il costo giornaliero è quello che ha subito la maggiore variazione (+3%). Anche il noleggio di pedalò, sup e canoe, sempre più popolari tra i frequentatori delle spiagge, ha registrato un aumento del 2%, dopo il significativo aumento del 10% dell'anno scorso. Al contrario, il costo dell'abbonamento stagionale è rimasto stabile, con una diminuzione della sua popolarità tra gli italiani.

"Aumenti sì contenuti, ma non dappertutto. - rileva l'associazione - La Regione dove si registrano i maggiori rincari è la Sicilia, che pur avendo costi nella media ancora relativamente contenuti rispetto al resto d'Italia, registra un aumento del 6% rispetto al 2024. Segue la Sardegna, con +4% e Veneto, Emilia-Romagna, Abruzzo, Basilicata e Liguria con +3%".

"La ristrettezza dei bilanci familiari, anche quest'anno, spinge i cittadini a cercare soluzioni per risparmiare, come ad esempio la fruizione più breve del servizio spiaggia: sono molti, infatti, - sottolinea ancora Federconsumatori - i lidi che propongono formule happy hour o mezza giornata, dopo le 14:00 o solo la mattina pagando fino alla metà dei costi applicati per l'intera giornata. Esistono anche altre strategie e app utilizzate per risparmiare, che consentono di mettere a disposizione di altre persone, per il periodo o le ore nelle quali non si è presenti in spiaggia, le attrezzature a prezzo scontato. È possibile risparmiare anche grazie ai pacchetti all inclusive, che abbinano diversi servizi: spiaggia, pranzo, aperitivo e noleggio canoa o sup, con prezzi che possono variare da 35 a 50 euro".