Sì al progetto esecutivo per rifare piazza Sant’Antonio. La giunta comunale ha accolto la proposta avanzata dal sindaco Giuseppe Mascia nell’ambito del processo di riqualificazione degli spazi pubblici nel centro storico con i fondi del Pnrr per il Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Il progetto dell’unità di missione guidata dal direttore generale del Comune, Claudio Castagna, recepisce le scelte operate dall’amministrazione in carica e le indicazioni del sindaco. L’intervento da 2 milioni di euro prevede nuovi arredi, aree verdi, un parco giochi e spazi per la socialità. Ma soprattutto, dice addio alla rotatoria ai piedi di corso Vittorio Emanuele.

"La nuova configurazione è più aderente al tessuto storico della città medievale, è più rispettosa del percorso dei Candelieri, tutelato dall’Unesco, ed è più funzionale alla rimodulazione del traffico", sostiene Mascia. "La realizzazione di una rotatoria di modeste dimensioni, dettata dalla presenza della colonna Sant’Antonio e dalla impossibilità di spostarla, produrrebbe l’effetto di una corsia di accelerazione in accesso al corso», è il convincimento maturato dal confronto con la struttura tecnica. «Una volta realizzate le altre rotatorie attorno al futuro centro intermodale – prosegue il sindaco – il traffico dinanzi a porta Sant’Antonio sarà più sostenibile e coerente con la configurazione a T per la quale abbiamo optato".

L’obiettivo è appaltare subito i lavori. Visto così, quello di piazza Sant’Antonio è un intervento di recupero e rigenerazione urbana, non un adeguamento della viabilità al nascituro centro intermodale. Ma essendo piazza Sant’Antonio un punto nevralgico per il traffico cittadino, che mette in contatto diversi quartieri e si presenta come snodo per il traffico extraurbano, le finalità progettuali sono due. "Rispolverare la storia della piazza e dei beni storico- architettonici circostanti, rendere la piazza più fruibile, più accessibile e più sicura per i pedoni", afferma Mascia. L’area d’intervento è suddivisa in tre. La prima interessa l’intersezione tra corso Vittorio Emanuele, corso Vico e via Saffi, ad alta densità di traffico, gestita con il semaforo. La seconda è la piazza rettangolare con tre vie parallele, due laterali e quella centrale, che è la parte terminale di corso Vittorio Emanuele. Le dividono due isole pedonali rialzate, ciascuna caratterizzata da due filari di alberi. La terza è di fronte all’ex Turritana, oggi in fase di restyling, e ospita la colonna Sant’Antonio realizzata da Eugenio Tavolara su incarico dell’allora sindaco Oreste Pieroni.

L’intervento mira a migliorare l’aspetto architettonico mediante la riqualificazione della piazza e l’aspetto funzionale mediante l’eliminazione dei semafori in porta Sant’Antonio e la riduzione dei tempi di percorrenza dei bus di linea provenienti da Sorso, Sennori e Bassa Valle del Coghinas. Sarà ripristinato il basolato per ridare monumentalità all’area e sarà rigenerata la colonna di Tavolara. In piazza Sant’Antonio la pavimentazione sarà su un unico livello, quello del piano stradale dell’ultimo tratto di corso Vittorio Emanuele. In vicolo Cano si transiterà solo in entrata, nei vicoli Satta Branca e Del Drò transiteranno solo i mezzi d’emergenza. La trama della pavimentazione definirà le aiuole-albero e individuerà gli spazi per le panchine, i porta rifiuti e la cartellonistica esplicativa. Saranno restaurate le panchine esistenti, mentre la luce sarà garantita da lampioni di altezza inferiore alle chiome degli alberi. Davanti all’ex Turritana tornerà il basolato. Come detto, l’attuale amministrazione ha scelto di non realizzare una rotatoria tra corso Vittorio Emanuele, via Saffi e corso Vico.

"Sarà uno spazio pianeggiante, qualificabile per intero come piazza, con elementi in grado di valorizzarne i caratteri storici, architettonici e artistici", insiste il primo cittadino per rivendicare la scelta fatta per sua espressa volontà. L’intersezione tra via Saffi e corso Vico sarà ridotta a una corsia per senso di marcia, per garantire un accesso più agevole a corso Vittorio Emanuele. In realtà la nuova viabilità dell’area, disegnata in funzione della nascita del centro intermodale, prevede una rotatoria tra via Saffi, viale Sicilia e corso Trinità e una davanti a piazza Stazione. Nel frattempo tra corso Vico, corso Vittorio Emanuele e via Saffi ci sarà una rotatoria provvisoria, realizzata inserendo la segnaletica orizzontale e verticale ed elementi dissuasori coerenti con una zona di particolare interesse storico.