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Nuovo presidio ai piedi della Basilica di Saccargia, simbolo della lotta contro la speculazione energetica portata avanti dal Coordinamento Gallura, con il supporto del Comitato Sarcidano. Nel mirino, il progetto di potenziamento fino a 121,5 Mw del parco eolico tra Nulvi e Ploaghe, promosso da Erg Wind Sardegna e già approvato con giudizio di compatibilità ambientale.
“Lo scorso 20 maggio, dopo mesi di studio e documentazione – è stato spiegato ai giornalisti nel punto stampa davanti alla Basilica – abbiamo formalmente inoltrato al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, alla presidenza del Consiglio dei ministri e per conoscenza alla Regione Sardegna, una richiesta di annullamento in autotutela, con il solo fine di garantire una transizione equa e democratica, per la tutela di questa terra e per il rispetto del popolo che la abita”.
La battaglia ora si sposta anche sul piano legale. “Grazie al sostegno di uno studio legale del foro di Sassari – hanno annunciato gli attivisti –, stiamo predisponendo un esposto e siamo determinati a portare la società Erg davanti a un giudice per falso in atto pubblico”.
E promettono nuovi passi: “Quello contro la Erg è solo il primo di una lunga serie di esposti. La falsificazione delle relazioni anemologiche è, infatti, una prassi consolidata nei progetti eolici presentati sull’Isola”.
Infine, l’appello alla politica: “Chiediamo che i parlamentari sardi decidano di presenziare nelle stanze romane in rappresentanza esclusiva degli interessi della Sardegna e del suo popolo”.