PHOTO
La Sardegna nel 2024 ha registrato una crescita del valore aggiunto del 3,74%, un dato nettamente superiore alla media nazionale del 2,14%, secondo l’analisi del Centro Studi Tagliacarne e di Unioncamere. Il valore aggiunto misura l’aumento della produzione di beni e servizi destinati agli impieghi finali, ed è uno degli indicatori più significativi dello stato di salute dell’economia.
“La Sardegna cresce. E lo fa con la forza dei suoi territori, delle aziende, delle persone che ogni giorno costruiscono valore e impegno”, ha commentato la presidente della Regione Alessandra Todde, sottolineando come i risultati riflettano la capacità dell’isola di valorizzare le proprie risorse.
Le province di Oristano (+4,01%), Nuoro (+3,98%) e Sud Sardegna (+3,93%) sono quelle che mostrano i tassi più alti, a conferma di una crescita diffusa e non limitata ai grandi centri urbani. I settori trainanti sono agricoltura e turismo, con l’indotto dei servizi che continua a espandersi. “Un segnale positivo — ha aggiunto Todde — che dimostra che la Sardegna può crescere. Stiamo lavorando per rafforzare questa dinamica con politiche che mettano al centro il lavoro, la conoscenza e la capacità d’impresa nei territori.”






