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Unrecognizable health visitor and a senior woman during home visit. Nurse holding both hands of an eldelry woman. Close up.
Prosegue la mobilitazione in Sardegna contro i tagli all’assistenza domiciliare previsti dal nuovo bando Inps 2025-2028 del progetto Home Care Premium. La protesta è sostenuta da 5.790 firme raccolte in tutta l’Isola e inviate oggi ai vertici nazionali dell’Inps con la petizione "Contro lo stravolgimento dell’Home Care Premium", promossa da Cgil, Spi, Filcams, Fp Sardegna e dalle associazioni cooperative Agci Imprese sociali, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali.
L’appello è chiaro: modificare un bando che, nella sua versione attuale, esclude ottomila sardi e oltre 35mila persone in tutta Italia da servizi fondamentali come assistenza domiciliare socio-sanitaria, supporto ai caregiver, trasporto assistito e accesso a strutture extra domiciliari. Conseguenze gravi anche sul piano occupazionale: in Sardegna si temono centinaia di licenziamenti e una drastica riduzione degli orari per molti operatori del settore.
"Come testimoniato dall’altissima adesione alla petizione, è assai diffusa la preoccupazione per il futuro delle persone fragili e delle loro famiglie, dei pensionati e delle pensionate come di tutto il personale impegnato nelle attività di assistenza domiciliare", spiegano i promotori.
La mobilitazione continua, con il sostegno di Anci, Regione, e dei sindacati confederali nazionali. "Un fronte ampio che non può non scuotere i vertici nazionali dell’Istituto", concludono sindacati e associazioni.