Momenti di forte tensione, durante la notte di ieri, domenica 23 novembre, in una struttura di accoglienza della provincia di Oristano, dove due minorenni extracomunitari sono stati arrestati dai Carabinieri con l'acusa di aver minacciato e intimidito le operatrici della comunità. Le pressioni, che sarebbero iniziate già nella giornata di martedì scorso all’interno di una chat di gruppo, si sono poi trasformate in minacce di aggressione fisica e verbale, con l’obiettivo di ottenere 150 euro per l’acquisto di un paio di scarpe che uno dei giovani sosteneva essere scomparse.

Secondo quanto ricostruito, il clima si sarebbe rapidamente deteriorato quando i due ragazzi hanno iniziato a pretendere il “rimborso” del valore delle scarpe. Le parole sono presto sfociate in comportamenti aggressivi, al punto che gli stessi ospiti e le operatrici della struttura hanno temuto per la propria sicurezza. I giovani avrebbero anche minacciato di danneggiare mobili e arredi e di provocare una rivolta degli altri ospiti.

La richiesta di aiuto al numero di emergenza 112 ha consentito ai Carabinieri del Comando Provinciale di Oristano di intervenire tempestivamente. I militari hanno colto i due minorenni in flagranza mentre inveivano contro le operatrici, minacciando di colpirle anche alla presenza delle forze dell’ordine. Solo la prontezza e la professionalità dei Carabinieri hanno evitato conseguenze più gravi per il personale della struttura.

I due ragazzi sono stati arrestati con l’accusa di tentata estorsione in concorso e minaccia aggravata. Dopo le formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura per i Minorenni di Cagliari, sono stati trasferiti in un istituto penitenziario minorile dell’Isola.