Gli Uffici di prossimità sono la risposta della Regione Sardegna al bisogno di rendere la giustizia più vicina e accessibile ai cittadini, soprattutto nei centri più isolati. “Gli Uffici di prossimità rappresentano il modo con cui la Regione sceglie di essere vicina ai cittadini”, ha dichiarato la presidente Alessandra Todde aprendo a Milis l’incontro “Gli Uffici di prossimità tra presente e futuro”. Todde ha parlato di “un gesto di giustizia territoriale e rispetto verso le persone e i loro tempi di vita”, sottolineando come dietro ogni sportello ci siano “volti, storie, persone che cercano risposte su temi delicati” e trovano “un punto di riferimento umano e competente”.

Il vicepresidente Giuseppe Meloni ha aggiunto che “questo modello funziona perché costruito sulle esigenze delle persone e dei territori”, ricordando che la Sardegna è stata tra le prime regioni a credere nel progetto. Gli sportelli permettono ai cittadini di ricevere assistenza per successioni, tutele e autorizzazioni senza dover raggiungere i tribunali, “rendendo la giustizia un servizio realmente di prossimità”.

Con 21 sedi attive in 105 Comuni e oltre 37 mila fascicoli digitalizzati, il progetto – avviato nel 2020 e finanziato con 1,88 milioni di euro – rappresenta una rete efficiente e riconosciuta a livello nazionale. Dopo il confronto di Milis tra Regione, enti locali e tribunali, l’obiettivo è consolidare e ampliare ulteriormente il modello, trasformandolo in un servizio stabile e strutturale: una giustizia più vicina, accessibile e solidale.