Cinque nuovi casi di Febbre del Nilo occidentale sono stati registrati in provincia di Oristano dal 5 settembre a oggi. Sono ultrasettantenni residenti nei comuni di Oristano, Allai, Cabras, Riola e Santa Giusta. Tre di loro hanno cercato cure al pronto soccorso del San Martino per sintomi febbrili, sono stati trattati e dimessi, mentre gli altri due sono ancora ricoverati in ospedale.

Come da prassi, il dipartimento di Prevenzione ha avviato l'indagine epidemiologica e circoscritto l'area in cui vivono i soggetti contagiati per consentire la disinfestazione nel raggio di 200 metri dalle rispettive abitazioni. I nuovi casi si sommano ai 17 già riscontrati nelle scorse settimane, per cui salgono a 22 in tutto i contagi da West Nile virus accertati nel 2025 in provincia di Oristano e nell'Isola.

"Ricordiamo che l'80% di chi viene infettato dal virus non sviluppa alcun sintomo, il 20% sviluppa una sindrome simil-febbrile e meno dell'1%, perlopiù soggetti fragili e anziani, accusa sintomi più gravi, come encefalite e meningoencefalite - chiarisce la direttrice del dipartimento di Sanità e Prevenzione della Asl 5 di Oristano Maria Valentina Marras -. Rinnoviamo il nostro appello a fare attenzione alle misure di prevenzione e protezione dalle punture di zanzara, insetto che veicola il virus".

Proprio oggi sul tema della Febbre del Nilo occidentale si è tenuto nella sede legale della Asl 5 un incontro fra il commissario straordinario Federico Argiolas, la direttrice del dipartimento di Sanità e Prevenzione della Asl 5 di Oristano Maria Valentina Marras, il direttore del servizio veterinario di Igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche Giuseppe Sedda, l'amministratore straordinario della Provincia Battista Ghisu e il dirigente del settore Ambiente dello stesso ente Raffaele Melette. I rappresentanti di Asl e Provincia hanno concordato sulla necessità di tracciare un piano d'azione comune e condiviso con tutti gli attori coinvolti nella gestione del problema: dalla Regione ai comuni, dall'Istituto zooprofilattico ai consorzi di bonifica, passando per la Forestale, per la prevenzione e la lotta alle zanzare.