Domani, giovedì 14 agosto, alle ore 9:30, la sala del consiglio comunale di Elini ospiterà il convegno “Elini… arrimandu su connotu”, un momento di riflessione e condivisione dedicato al recupero delle abitazioni storiche e alla valorizzazione dell’identità culturale della comunità.

L’iniziativa rientra in un progetto più ampio di salvaguardia del patrimonio materiale e immateriale, che comprende anche la ricerca genealogica condotta da Pino Ledda e confluita nel volume Andalas de Memoria. Ad oggi, il Comune ha acquisito diversi edifici di grande valore storico: la casa del Sig. Silvio Lai, nel centro storico, Casa Zicca – oggi sede museale –, Casa Manca, attuale sede della Protezione Civile, Casa Carrada-Manca.

Il convegno vedrà la partecipazione di numerosi ospiti: rappresentanti dell’associazione Artis e Sonus, che cura l’evento, e dell’Ufficio Lingua Sarda; il sindaco Pili Vitale; gli eredi della famiglia Carrada-Manca; l’ex sindaca Rosalba Deiana; Anna Lisa Tosciri del G.A.L. Ogliastra; l’architetto Massimo Loi, direttore dei lavori di Casa Carrada; Guglielmo Desiderio dell’impresa Tecnica Costruzioni, che ha eseguito il restauro; il consigliere regionale On. Salvatore Corrias, che interverrà sul ruolo della Regione nella valorizzazione e nel recupero dei centri storici; l’ing. Monica Stochino, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Nuoro e Sassari, che parlerà dell’importanza del recupero dei centri storici come strumento di valorizzazione identitaria. Gli intermezzi musicali saranno affidati ad Alessandro Podda, che accompagnerà la mattinata con le suggestive sonorità delle launeddas e della fisarmonica.

Al termine, i partecipanti si sposteranno a piedi per visitare la Casa Manca-Carrada, conosciuta in paese come “Sa ‘Omu ‘e siu Dariu” e risalente a prima del 1800. Qui verrà inaugurata una targa bilingue sardo-italiano. La dimora, donata al Comune dagli eredi, conserva intatte le sue caratteristiche originarie: muratura a sacco in pietrame con malta di calce e terra, tetto in legno e cannicciata con tegole sarde fatte a mano, solai lignei e intonaci originali.

La giornata si concluderà con un rinfresco all’aperto a base di prodotti tipici, in un momento di convivialità che intreccia storia, comunità e sapori. Con questa iniziativa, Elini non solo preserva le tracce del proprio passato, ma ribadisce la volontà di contrastare lo spopolamento, favorendo l’occupazione e investendo servizi essenziali come la scuola a tempo pieno, l’asilo nido, la ludoteca e il centro di aggregazione sociale, e continuando a promuovere la cultura attraverso il progetto Elini Paese Museo, le attività del Ceas, e l’Ufficio Linguistico, attivo da oltre 15 anni.