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In occasione del Palio di Fonni, disputatosi domenica 3 agosto, il pubblico ha accolto con entusiasmo una leggenda vivente del mondo dell’ippica: Andrea Degortes, per tutti Aceto. Nato a Olbia il 1° maggio 1943, è il fantino più vincente nella storia di Piazza del Campo a Siena, con 14 trionfi su 58 partecipazioni, in rappresentanza di otto diverse Contrade.
Carismatico e diretto come sempre, Aceto non ha perso lo spirito combattivo che lo ha reso famoso: "Io sono un vecchio leone… e dei vecchi leoni non ti devi fidare, perché mordono anche". Con la sua inconfondibile schiettezza ha raccontato episodi e rivalità che hanno segnato la sua carriera, tra cui quella con Legno, Sebastiano Deledda di Lula: "È stato un avversario che in un paio di occasioni ci siamo dati un sacco di bastonate e l’ho fatto diventare famoso, altrimenti non era nessuno".
Sul presente del Palio e dei giovani fantini, non usa mezzi termini: "Per correre i Palii, come Siena, devi avere il cuore. Non devi avere paura. Oggi c’è un sardo bravissimo, ma corre da solo. Quando correvo io c’erano fantini davvero bravi e c’era più fame. Ora arrivano con certe macchine… sono tutti ricchi appena arrivano a Siena", ha commentato con ironia.
Poi il ricordo più intimo: "L’ultimo Palio che ho vinto è stato il giorno più felice della mia vita".
Il soprannome Aceto, diventato marchio di fabbrica, nasce da un episodio giovanile a Roma. All’epoca stalliere, reagì con tale foga a una provocazione di un collega che gli altri intervenuti esclamarono: «Che t’ha preso d’aceto?», un modo di dire romanesco per indicare una reazione spropositata. Prima di imporsi con questo nome, Degortes aveva corso anche come Penna Nera e Diavolo.
A Fonni, il pubblico non ha visto solo il campione dei record, ma anche un uomo che ha attraversato decenni di storia del Palio, conservando la stessa grinta e lo stesso amore per le corse che lo hanno reso immortale.