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Ergastolo con un anno di isolamento diurno, senza sconti di pena. È la richiesta formulata dal pm Marco Cocco al termine di una lunga requisitoria nel processo a carico di Igor Sollai, il 43enne reo confesso del femminicidio della moglie Francesca Deidda, scomparsa da San Sperate il 10 maggio 2023. I suoi resti furono ritrovati oltre due mesi dopo, chiusi in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito.
Una ricostruzione dettagliata e drammatica, durata oltre cinque ore, durante la quale il magistrato ha sottolineato i comportamenti dell’imputato prima e dopo il delitto. "Ha ideato un piano criminale preciso: la preparazione, la commissione, la messa in scena e l'inquinamento delle prove", ha dichiarato il pm.
Dalle indagini sarebbero emerse numerose ricerche online di Sollai su come nascondere un corpo, scavare una fossa o neutralizzare una vittima con un colpo alla testa. "Ho contato diciassette temi su cui Sollai ha mentito", ha aggiunto Cocco, definendo le dichiarazioni dell’imputato “non una confessione vera e propria ma dichiarazioni solo utili a ottenere una condanna minore. Un comportamento che denota nessun senso di colpa".
"La richiesta non ci sorprende", ha commentato l’avvocato Carlo Demurtas, difensore dell’imputato con Laura Pirarba, annunciando approfondimenti in aula.
Il processo riprenderà il 28 maggio con gli interventi delle parti civili e della difesa.