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Un lungo applauso ha accompagnato il ritorno in mare di "Lady Gaga", una tartaruga marina della specie Caretta caretta, liberata nel tardo pomeriggio del 15 luglio sulla spiaggia di Porto Palma, ad Arbus. Un momento carico di emozione, frutto di oltre un anno di cure e di un’azione corale tra biologi, forestali, istituzioni e cittadini.
L’esemplare, una femmina adulta di circa 40 anni (81 cm di carapace per 56 kg), era stato accidentalmente catturato nel marzo 2024 da un pescatore professionista nello stagno di Marceddì. Affidata al Centro Recupero del Sinis (Cres), ha affrontato un lungo percorso di riabilitazione, durante il quale sono stati rilevati e analizzati diversi frammenti di plastica ingeriti: l’ennesima testimonianza dell’impatto devastante del Marine Litter sulla fauna marina.
Un piccolo grande successo
“La plastica è oggi una delle principali minacce per le tartarughe marine – spiegano i biologi del Cres –. Scambiata per cibo, può provocare ostruzioni, infezioni e problemi metabolici spesso letali. Ogni esemplare salvato è un piccolo grande passo per la sopravvivenza della specie”.
Alla liberazione ha preso parte il personale forestale della Base Logistico Operativa Navale di Oristano e della Stazione Forestale di Guspini, che ha collaborato attivamente con i biologi marini. Presenti anche il sindaco di Arbus, rappresentanti dell’Assessorato Regionale alla Difesa dell’Ambiente, l’Associazione di Porto Palma – che ha contribuito all’organizzazione dell’evento – e numerosi bagnanti, testimoni di un gesto tanto simbolico quanto concreto.
Prima di tornare a nuotare nel Mediterraneo, Lady Gaga è stata dotata di un dispositivo GPS satellitare che ne seguirà gli spostamenti, i comportamenti in immersione e le preferenze alimentari. I dati raccolti saranno fondamentali per approfondire la conoscenza delle rotte migratorie e dei territori di alimentazione della Caretta caretta, contribuendo alla definizione di nuove misure di tutela degli ecosistemi marini.