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Il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale ha comunicato che, da oggi, le aziende del bacino di Maccheronis potranno prelevare acqua esclusivamente per abbeverare il bestiame e per la pulizia delle stalle. Nei territori di Posada, Siniscola, Budoni, Torpè e San Teodoro torna l’emergenza idrica: l’invaso, al 14 novembre, contava appena 0,969 milioni di metri cubi d’acqua, un livello ormai critico nonostante le piogge autunnali.
L’Agenzia del distretto idrografico ha chiesto un intervento immediato, stabilendo che "è necessario ridurre significativamente i prelievi dal lago di Maccheronis" e imponendo la chiusura della rete consortile. Nella nota, firmata dal segretario generale Costantino Azzena, si legge che il Consorzio dovrà "interrompere, a decorrere dalla data del 19.11.2025, mediante le opportune manovre sulla rete gestita, l'utilizzo agricolo e di garantire il solo utilizzo finalizzato al benessere animale".
Gli enti coinvolti dovranno inoltre avviare un monitoraggio rafforzato: "in analogia con quanto eseguito nell'estate 2024, a decorrere dalla settimana del 17.11.2025 […] dovranno attivare un monitoraggio rafforzato e trasmettere all'Adis, con frequenza settimanale, le informazioni […] necessarie a tenere sotto controllo il bilancio idrico del serbatoio".
È una crisi idrica che si ripete, e che preoccupa il presidente del Consorzio, Ambrogio Guiso: "L'eventualità di ripiombare nell'incubo dell'estate 2024 […] era prevedibile perché ora il clima ha preso questa piega e non sta facendo sconti". Guiso rimarca però l’assenza di una strategia politica adeguata, nonostante le proposte avanzate dal territorio, dall’interconnessione tra bacini ai dissalatori, dal monitoraggio delle falde al recupero delle acque reflue, fino al progetto di un nuovo invaso ad Abba Luchente.
"Detto questo – aggiunge – il Consorzio garantisce il massimo impegno" sia per assicurare l’acqua necessaria al benessere animale sia per attività non strettamente di competenza, come l’alimentazione d’emergenza del potabilizzatore di Torpè con le acque del Posada.






