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La Gallura continua a essere la principale destinazione nel Mediterraneo per i superyacht nel 2025, confermando il suo ruolo di punta non solo come luogo turistico, ma anche come piattaforma strategica per l'industria nautica e per attrarre investimenti internazionali in Sardegna. Durante l'estate del 2025 (da giugno a settembre), lungo la costa che va dalla Costa Smeralda all'Arcipelago della Maddalena, da Santa Teresa Gallura a San Teodoro, il sistema Pelagus della Guardia Costiera ha contato 3.114 yacht unici, registrando una crescita del +15,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tra i 3.114 yacht contati, sono stati individuati e tracciati 347 superyacht con un valore stimato complessivo di 21,1 miliardi di dollari (fonte: Superyachtfan). È particolarmente significativo il profilo degli armatori: provenienti da 51 Paesi diversi, questi proprietari possiedono un patrimonio personale aggregato di circa 2.000 miliardi di dollari (fonte: Forbes), un valore che equivale al Pil dell'Italia. I dieci principali Paesi di provenienza sono: Stati Uniti (72 armatori), Regno Unito (36), Italia (33), Russia (20), Germania (19), Paesi Bassi (16), Arabia Saudita (13), Francia (13), Svizzera (11), Emirati Arabi Uniti (10). Più della metà dei proprietari proviene dall'Europa (Unione Europea, Regno Unito e Svizzera). Questi sono i risultati emersi dal secondo studio sulle presenze dei superyacht in Gallura, condotto dal Cipnes Gallura attraverso il proprio Centro Studi in collaborazione con UniOlbia e la Direzione Marittima del Nord Sardegna, presentato a Milano presso gli spazi Insula - hub di promozione dell'agrifood della Sardegna. L'analisi è stata realizzata nell'ambito della convenzione stipulata tra il Cipnes e l'assessorato alla Programmazione della Regione Sardegna, il Centro Regionale di Programmazione e l'assessorato regionale all'Industria.
"Lo studio combina tre livelli di analisi complementari - è la spiegazione del Cipnes Gallura -. Estraiamo i dati Pelagus della Guardia Costiera, che identificano le imbarcazioni tramite il codice MMSI (Maritime Mobile Service Idenªtity) e consentono di conteggiare esclusivamente i pleasure craft, evitando sovrapposizioni con il traffico commerciale. Secondo: analizziamo il database internazionale del sito specializzato SuperyachtFan, utilizzato per l'identificazione puntuale dei superyacht e per la stima del valore economico complessivo della flotta. Infine utilizziamo le valutazioni delle liste Forbes, impiegate per stimare la ricchezza associata ai proprietari dei superyacht noti presenti in Gallura, ricostruendo così la dimensione finanziaria globale collegata alle presenze dei superyacht nel nord est della Sardegna".
L'analisi copre sette aree strategiche del litorale gallurese: Santa Teresa - Bocche di Bonifacio; Arcipelago di La Maddalena; Cannigione - Golfo di Arzachena - Baja Sardinia; Costa Smeralda (Liscia di Vacca - Porto Cervo - Cala di Volpe); Porto Roªtondo - Golfo Aranci; Olbia; Isola di Tavolara - San Teodoro.





