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La Sardegna segue con preoccupazione la crisi nazionale del riciclo degli imballaggi in plastica. L’assessora regionale Rosanna Laconi avverte: “Seguiamo con grande attenzione, e con forte preoccupazione, la crisi che sta colpendo il riciclo della plastica in Italia”. Il problema riguarda l’intera filiera: la raccolta differenziata dei Comuni, i Centri Comprensoriali e di Selezione e i riciclatori. Quando l’ultimo anello si blocca, sottolinea Laconi, “si ferma tutto il sistema della raccolta differenziata”.
La criticità nasce perché produrre plastica riciclata è oggi più costoso della plastica vergine, spingendo diversi riciclatori a sospendere o ridurre i ritiri. Il blocco dei CS impedisce di liberare i piazzali, ostacola i CC e rischia di paralizzare i Comuni. “La Sardegna – aggiunge Laconi – è più esposta: i costi di trasporto sono alti e le alternative poche. Un blocco qui avrebbe effetti immediati e gravi”. L’assessora invita cittadini e Comuni a non interrompere la raccolta differenziata, fondamentale per mantenere puliti i territori e rafforzare la posizione della Regione nelle trattative nazionali.
A Cagliari, intanto, l’emergenza sembra temporaneamente rientrata: grazie alla disponibilità di un centro di stoccaggio, la raccolta dei rifiuti plastici non sarà sospesa. Il sindaco Massimo Zedda precisa che si tratta di “un problema nazionale già segnalato prima dell’esplosione del caso in questi giorni”, con un confronto previsto il 25 novembre per trovare una soluzione definitiva.
Il rischio rimane, ma per il momento cittadini e Comuni possono contare sulla continuità del servizio.






