"No al Fondo Unico europeo e più autonomia per i territori". È il messaggio lanciato oggi da Alessandra Todde dal palco del Forum Coldiretti 2025 di Villasimius, dove la presidente della Regione ha difeso le specificità della Sardegna e chiesto un cambio di rotta nelle politiche agricole comunitarie.

“Ho rappresentato tutte le Regioni d’Europa davanti alla Commissione UE per ribadire un no compatto al Fondo Unico – ha affermato Todde –. La Sardegna non è l’Emilia-Romagna, non è la Sassonia: non si possono applicare regole identiche a territori così diversi. Il rischio è cancellare intere filiere che invece investono in qualità e sostenibilità.”

Nel suo intervento, la governatrice ha richiamato la necessità di rivedere le regole comunitarie che oggi penalizzano i produttori locali e chi sceglie la strada della qualità. “In Europa applichiamo norme molto stringenti, mentre prodotti provenienti da Paesi come Cina, India o Canada entrano nel mercato senza vincoli equivalenti, penalizzando chi investe in sostenibilità – ha aggiunto –. Serve una leadership europea forte e unita, capace di difendere le proprie filiere e di promuovere la qualità come elemento distintivo.”

Il panel a cui ha partecipato la presidente, dal titolo “Agricoltura e geopolitica: leggere il presente, immaginare i futuri possibili”, ha affrontato temi cruciali come l’impatto delle guerre, la crisi climatica ed energetica e le nuove rotte dei mercati globali, con particolare attenzione alla sovranità alimentare. In questo contesto, Todde ha insistito sulla necessità di una visione europea più coesa e lungimirante, in grado di sostenere la competitività dei settori strategici, a partire da agricoltura ed energia.

Ampio spazio è stato dedicato anche alle difficoltà legate all’insularità, che continuano a pesare sul sistema produttivo sardo. “Chi produce in Sardegna parte già con un handicap – ha spiegato Todde –. I costi più alti delle materie prime, la logistica, i dazi e le misure ETS gravano sulle nostre imprese agricole. Serve un impegno condiviso: ci sederemo allo stesso tavolo per costruire misure adatte alla Sardegna. Con la prossima finanziaria vogliamo intervenire non solo a sostegno del comparto agricolo, ma anche per abbattere i costi logistici che frenano la crescita delle nostre economie.”

Tra i temi centrali toccati nel suo intervento, la presidente ha posto particolare attenzione alla gestione delle risorse idriche ed energetiche, considerate fondamentali per il futuro dell’agricoltura e per la sicurezza alimentare dell’isola. “Abbiamo destinato una parte significativa del Fondo di Sviluppo e Coesione alla gestione delle risorse idriche – ha ricordato Todde –. L’acqua sarà l’oro del futuro: senza una gestione efficiente non c’è agricoltura possibile. Allo stesso modo, non possiamo permettere che altri pianifichino per noi l’uso del nostro territorio. Energia, paesaggio e produzione agricola devono essere gestiti in modo coerente e sostenibile”.