Niente più biciclette alla Sella del Diavolo a Cagliari, dopo che è stato stabilito che le sole pedalate ammesse saranno su strade con fondo artificiale e lungo una pista di almeno due metri di larghezza che collega il faro di Sant'Elia al fortino di Sant'Ignazio. Questa decisione è stata presa per proteggere l'equilibrio ecologico e idrogeologico della zona, come indicato nell'integrazione dell'articolo 5 delle norme di massima e di polizia forestale. La scelta si basa su un'approfondita indagine tecnico-scientifica condotta dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

"Nel corso degli anni la frequentazione sempre più assidua di escursionisti, e di appassionati di mountain-bike in particolare, ha determinato un eccessivo impatto sul fragile equilibrio ambientale, di fatto concretizzatosi in un massiccio reticolo di sentieri che espongono il suolo a fenomeni erosivi incanalati e diffusi - spiega la Forestale -. Sebbene tale frequentazione non regolamentata fosse fino a oggi giuridicamente legittima, è parso tuttavia indispensabile correre ai ripari imponendo le restrizioni d'uso disciplinate dal nuovo comma inserito nell'articolo 5, auspicando una protezione più efficace dell'area".

Nel tentativo di preservare l'ambiente naturale e di ripristinare le condizioni ecologiche compromesse, come spiega la Forestale, è essenziale adottare misure volte al contenimento dei processi di degrado. L'obiettivo principale è il recupero graduale delle condizioni geopedologiche, al fine di mantenere l'integrità dei versanti e prevenire ulteriori fenomeni di erosione e perdita di suolo.

È importante sottolineare che le violazioni delle normative in materia ambientale non saranno tollerate. Coloro che non rispettano tali disposizioni sono soggetti a sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 51 euro a un massimo di 516 euro. Queste misure punitive sono fondamentali per garantire il rispetto delle regole e per promuovere la tutela dell'ecosistema circostante.