Dal 12 ottobre 1810, anno di istituzione per i festeggiamenti del matrimonio di Re Ludwig I, è la festa della birra più famosa e partecipata al mondo.

Stiamo parlando dell'Oktoberfest, che da metà settembre alla prima domenica di ottobre attira a Monaco di Baviera dai 6 ai 7 milioni di persone, provenienti da tutto il mondo, con gli abiti e le musiche tradizionali, il tipico cibo tedesco, giostre, giochi... e ovviamente le sei birre degli storici birrifici di Monaco.

Nel suo piccolo, anche Cagliari può vantare il suo Oktoberfest, il più grande della Sardegna, giunto oramai alla sua ventiseiesima edizione grazie all'investimento, agli sforzi e alla lungimiranza di Karl-Heinz Wissman, giunto in Sardegna come militare di leva il 20 luglio 1977 e diventato da subito "il tedesco di fiducia", grazie al suo Circolo Stammtisch di Piazza Galilei, alle innumerevoli attività organizzate (musica dal vivo, tornei di scacchi, attività minerarie) e alle rievocazioni delle storiche feste tedesche, prima fra tutte -appunto- l'Oktoberfest, dove la cultura e il buon umore si fondono, offrendo ai visitatori un'esperienza che va ben oltre la birra, celebrando lo spirito e l'ospitalità della Baviera.

L'edizione 2025 si terrà il 18 ottobre alla Fiera di Cagliari, i biglietti sono disponibili online e presso il locale di Karl (Piazza Galilei 14, Cagliari) che, fresco di riapertura dopo la pausa estiva, ci aspetta numerosi ogni sera dalle 21, dal martedì al sabato, con ottimo cibo, birra fresca direttamente dalla Germania, tante attività e, ogni giovedì, musica dal vivo di qualità.

Karl è andato personalmente in Germania sia per cercare e ascoltare la banda che alla Fiera suonerà dal vivo, ma anche per trovare i suoi storici amici... ai quali presenta ed estende sapori e tradizioni della Sardegna (da cui, oltre alla bandiera dei 4 mori, ha portato appresso seadas, culurgiones e dolci, che hanno riscosso grande successo). Sardegna che lo ha accolto e che nel suo cuore è viva e adorata al pari della sua "Heimat".

Proprio in un giovedì sera, dopo il concerto, ha inizio questo piccolo racconto, che si potrebbe intitolare "Ci sono un tedesco, un australiano e un sardo''. Sono seduti al bancone e giocano alla roulette valdostana, antichissimo gioco in legno (paragonabile al "barralliccu" sardo), preoccupati per la recente sospensione della festa a causa di un'esplosione in un'abitazione. Preso l'argomento, Karl comincia a raccontare storia e curiosità del celeberrimo evento, il locale si riempie... e noi siamo lieti di convivere coi lettori 

Il racconto del "tedesco di fiducia"!

"​All'Oktoberfest la storia brinda con 7 milioni di litri di birra! Il rito sacro del “O’zapft is!” parte dalle nozze reali del 1810 e, tra tradizioni bavaresi e lederhosen, arriva fino a noi!"

Dicevamo della paura e della sospensione del 1 ottobre... 

"Ho sentito dell'interruzione e della preoccupazione degli scorsi giorni, ma per fortuna si è risolto tutto senza particolari problemi.

L'allarme è scattato il 1° ottobre, in seguito a un incendio doloso e a diverse esplosioni in un edificio residenziale nella zona di Lerchenau, a Monaco. Il triste evento è stato ricondotto a una disputa familiare e a un conflitto ereditario: un uomo avrebbe appiccato l'incendio, piazzato esplosivi nella casa dei genitori e si sarebbe successivamente tolto la vita. La vicenda ha portato alla morte del padre dell'uomo e al ferimento della madre e di un'altra persona. Dopo il ritrovamento di una lettera di minacce lasciata dall'aggressore e di ordigni esplosivi nell'abitazione, la mattina del 1 ottobre, le autorità bavaresi hanno chiuso temporaneamente la festa per precauzione e per consentire le operazioni di sicurezza (che hanno coinvolto artificieri e forze speciali). 

In seguito al completamento delle perquisizioni e dopo che il sindaco di Monaco ha potuto confermare che la situazione di pericolo era stata contenuta e non confermata sulla Theresienwiese, la festa è stata riaperta nel pomeriggio dello stesso giorno".

Quanto all'origine della festa...

"​Un matrimonio alla base di tutto! Contrariamente a quanto il nome suggerisce, l'Oktoberfest inizia a settembre. Questa usanza deriva dalle sue origini: la prima edizione si tenne il 12 ottobre 1810 per celebrare le nozze tra il principe ereditario Ludwig e la principessa Teresa di Sassonia-Hildburghausen.

​L'evento si concluse con una grande corsa di cavalli, che piacque così tanto alla popolazione da essere replicato ogni anno. Col tempo, la festa si allungò e l'inizio fu anticipato a metà settembre, sfruttando le temperature più miti. Il luogo, ribattezzato Wiesn (prato) dai locali, è rimasto lo stesso: il vasto campo a sud-ovest di Monaco chiamato, appunto, Theresienwiese".

Quali sono i cardini ''sacri e immutabili"?

"Comincerei proprio con l'apertura dell'Oktoberfest, rituale sacro, seguito da milioni di persone in diretta TV e atteso con frenesia.

"L'Einzug der Festwirte": primo sabato in cui la festa inizia con la sfilata dei proprietari dei tendoni e dei birrifici. Carrozze riccamente decorate, cavalli da tiro e orchestrine attraversano la città, portando simbolicamente la birra sulla Wiesn.

E poi il celeberrimo "O’zapft is!": A mezzogiorno in punto, nel tendone Schottenhamel, il sindaco di Monaco infila il rubinetto nella prima botte di birra a colpi di martello. Solo dopo l'urlo liberatorio "O’zapft is!" (è spillata!) e i dodici colpi di cannone, l'attesa finisce e la birra può essere servita in tutti i grandi tendoni. Birra che viene servita esclusivamente nel "sacro" 

Maß (pronunciato "mas"), il celebre boccale da un litro. Non è consentito chiedere quantità minori: all'Oktoberfest, si beve solo in grande!

Qualche numero che renda l'idea?

"Proprio numeri da capogiro! I visitatori, per esempio, ogni anno sono più di 6milioni, da tutto il mondo. Il record è stato di 7,2 milioni nel 2023. 

 La birra consumata ammonta a circa 7 milioni di litri, quasi tutte Oktoberfestbier (gradazione media 6%), i polli arrosto ("Hendl") a oltre 500.000... il piatto più venduto della festa, superando stinchi e wurstel! Purtroppo i posti a sedere sono "solo" 120.000, distribuiti nei 14 grandi tendoni e nelle aree esterne".

Quali sono gli storici birrifici?

"Le Sei Sorelle: Augustiner, Hacker-Pschorr, Hofbräu, Löwenbräu, Paulaner, Spaten. Solo questi storici birrifici di Monaco hanno il diritto di produrre e servire la birra ufficiale dell'Oktoberfest!".

Cosa ci racconti dei tipici "Lederhosen"?

"I Lederhosen, traducibili come "pantaloni di cuoio", sono i tradizionali calzoni corti -o al ginocchio- di pelle, spesso completati da bretelle ricamate, un capo iconico che rappresenta la tradizione alpina austriaca e bavarese.Tradizionalmente realizzati in pelle resistente (capra, vitello o camoscio), sono noti per la loro robustezza e lunga durata. Solitamente sono di colore nero o marrone e spesso presentano ricami elaborati. Nati come indumento da lavoro proprio per la loro resistenza, si sono diffusi in Baviera e Austria, in particolare tra contadini e lavoratori, diventando poi un simbolo culturale. Oggi sono parte del costume tradizionale, il "Tracht", e vengono indossati in occasioni speciali, feste popolari come l'Oktoberfest, parate e anche in alcune zone rurali come abbigliamento semi-quotidiano. 

Il costume completo maschile ("Tracht" per l'appunto) include, oltre ai lederhosen: la camicia (tradizionalmente a quadri bianchi-blu o bianco-rossi o, per gli abiti più formali, bianca o in lino grezzo), il gilet o la giacca "Janker" (spesso un gilet in colori tradizionali o una giacca in pelle), calze (lunghe al ginocchio, oppure i "Loferl", che coprono solo il polpaccio), scarpe tradizionali robuste (come le "Haferlschuhe") e il cappello ("Trachtenhut", in feltro, spesso decorato con piume, peli di camoscio o spille")".

Qualche curiosità meno nota?

"Una leggenda popolare, confermata da documenti, narra che nel 1896 un giovane Albert Einstein lavorò come elettricista sul campo della Wiesn, aiutando a installare le luci in uno dei tendoni. Potrei dire poi del "furto del boccale": non è insolito che i visitatori cerchino di portare a casa il Maß come souvenir. Ogni anno, gli addetti alla sicurezza recuperano decine di migliaia di boccali rubati, a volte superando i 100.000 pezzi! 

Il Linguaggio del dirndl: L'abito tradizionale femminile ("Dirndl") nasconde un codice. La posizione del fiocco del grembiule indica lo stato civile: a destra, è fidanzata o sposata; a sinistra, è nubile; al centro davanti, è vergine; al centro dietro, è vedova o cameriera.

E infine, l'origine della parola "Prost", usata come brindisi in tedesco (l'equivalente di "cin cin" o "salute"), è da ricercarsi nel latino, col significato "Che giovi!" o "Possa giovarti/giovarvi alla salute". 

Come formula augurale, quindi, ha radici antiche, probabilmente risalenti al linguaggio studentesco o accademico, prima di diffondersi come brindisi popolare in Germania e Austria e, in generale, nella cultura della birra tedesca".

Vielen danke, Karl! Ci vediamo allo Stammtisch in Piazza Galilei e il 18 ottobre alla Fiera di Cagliari! Prost!

"Vi aspetto! Ein prosit!".