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Tragedia all'ospedale Sirai di Carbonia, dove una donna sarebbe morta dopo un periodo di degenza di 13 giorni in pronto soccorso: in merito al questo caso, l'assessorato regionale della Sanità ha avviato "proprie verifiche attraverso l'attivazione di tutte le procedure previste, al fine di accertare in modo completo la dinamica dell'accaduto e individuare eventuali responsabilità, onde garantire il pieno rispetto del diritto alla salute dei cittadini". Lo si legge in una nota della Regione Sardegna.
Il dipartimento ha già ricevuto un primo resoconto dettagliato dai rappresentanti della Asl Sulcis-Iglesiente riguardo agli eventi, in risposta a richieste specifiche: le cause che hanno impedito il ricovero della paziente in un reparto specializzato; le misure adottate dall'Azienda Sanitaria per prevenire possibili danni alla paziente; le ragioni dietro la mancata individuazione tempestiva di alternative di ricovero in altre strutture locali o al di fuori della regione, coinvolgendo il responsabile del reparto e il dipartimento regionale della Sanità; le circostanze che hanno portato al tragico decesso.
"È inaccettabile e inumano. Pensare di arrivare all'ospedale Sirai con una frattura del femore, permanere nel corridoio e/o astanteria del pronto soccorso per 13 giorni e cessare di vivere lì stesso, senza essere mai stato/a ricoverato/a in alcun reparto specialistico perché non ci sarebbero stati posti letto disponibili quando, in verità, il reparto esiste ma è chiuso inspiegabilmente, anche se dovrebbe essere pienamente operativo (Sirai) e là, invece, dove è aperto e vi sono medici pagati profumatamente (Cto), non si interviene per tutti i casi clinici, merita tutto il nostro sdegno e le prese di posizione più forti", è la denuncia social della consigliera comunale di Carbonia Daniela Garau di Fdi che ha presentato un'interpellanza urgente in Consiglio.
Al momento, l'Azienda Sanitaria Locale del Sulcis Iglesiente non ha ufficialmente confermato l'incidente come descritto nell'interpellanza, e sta attualmente conducendo verifiche interne per comprendere pienamente l'accaduto. La risposta ufficiale è in sospeso in attesa dei risultati delle indagini interne, che sono già state avviate.






