Da vincitore di Amici nel 2003, come straordinario ballerino di danza classica, a coreografo affermato, Leon Cino ha attraversato la danza con passione e disciplina, fino a scegliere la Sardegna come luogo in cui trasmettere la sua esperienza. A Cagliari, in via del Commercio 33, ha fondato la Leon Cino Dance Art Studios (D.A.S.): uno spazio dove formazione, creazione e arte si incontrano ogni giorno.

Leon Cino è nato a Tirana, dove ha iniziato la sua formazione presso l’Accademia di Danza di Tirana, per poi perfezionarsi alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Subito dopo il diploma, si è trasferito negli Stati Uniti, entrando a far parte del Tulsa Ballet e, successivamente, del Pacific Northwest Ballet, dove ha interpretato ruoli da solista e primo ballerino, consolidando una carriera internazionale di grande rilievo.

Nel corso della sua carriera ha costruito un percorso internazionale fatto di spettacoli, tournée e insegnamento, collaborando con grandi nomi e teatri di prestigio.

Oggi continua la sua visione artistica in Sardegna dove crea nuovi progetti, come quello presentato con grande successo al Teatro Massimo di Cagliari, segno di un legame con l’Isola sempre più profondo.

Hai scelto Cagliari per aprire la tua scuola. Come sono stati questi anni in Sardegna?

"La Sardegna è una terra straordinaria, non solo per le sue bellezze naturali, le coste incantevoli e l’interno aspro e selvaggio, affascinante per la sua integrità e la sua natura incontaminata e ricchissima di elementi originali e interessanti.

La gente ha un calore straordinario, l’amicizia è un valore sentito e rispettato, e questo è un aspetto molto importante per me. In questi anni ho sperimentato tutto e questo e molto altro, affezionandomi subito a questa isola e ai suoi valori, che mi richiamano la mia terra di origine.

La passione per la danza qui è molto forte e diffusa, anche se difficile da coltivare, per questo ho deciso di stabilirmi qui, in un contesto in cui mi sento a mio agio, per provare a creare uno spazio e un ambiente adeguato a corrispondere a queste aspirazioni".

Cosa cerchi di trasmettere ai tuoi allievi come insegnante?

"L’amore per la danza, una disciplina rigorosa e affascinante. Un’arte celebrata fin dall’antica Grecia e in tutte le epoche, capace di unire tecnica, emozione e creatività.

La danza è una forma artistica coinvolgente che ti permette di esprimere tutto te stesso, in piena connessione con la musica, e che richiede coordinazione, forza e flessibilità. Attraverso lo studio costante sviluppa disciplina, autostima e consapevolezza, offrendo una profonda gratificazione e fiducia in se stessi.

Ma soprattutto, cerco di trasmettere ai miei allievi la passione e l’amore per l’arte, il piacere di mettersi in gioco, di superare i propri limiti e di crescere non solo come ballerini, ma anche come persone. Voglio che capiscano che ogni passo, ogni esercizio, ogni spettacolo è un’opportunità di scoperta, di emozione e di espressione, e che la danza può diventare una vera e propria guida nella vita".

Guardando al tuo percorso — dai primi passi a Tirana, alla formazione all’Accademia della Scala di Milano, fino alle grandi compagnie internazionali e oggi a Cagliari — quale consiglio concreto daresti a un ragazzo che sogna la danza come professione oggi?

"Ai miei allievi cerco di trasmettere i valori necessari a coltivare questa arte con passione impegno e disciplina. I risultati arrivano di conseguenza, in base anche al talento, ma questo da solo non basta.

Per realizzarsi professionalmente poi occorre saper affrontare qualche sacrificio, soprattutto all’inizio, e non cercare la via più facile, ma impegnarsi a cercare il proprio percorso personale. Le occasioni sono tante e occorre prepararsi a coglierle quando ti arrivano.

Quest’anno ho avuto grandi soddisfazioni come insegnante: Micol Poddighe, dopo un anno di intenso studio quotidiano, è stata ammessa all’Accademia del Teatro dell’Opera di Roma, dove sta proseguendo il suo percorso professionale con grande impegno e dedizione, dimostrando talento, sensibilità artistica e una forte determinazione nel raggiungere i suoi obiettivi.

Maria Grazietti, diplomata alla Wiener Staatsoper di Vienna, vince la medaglia d’oro e il primo premio al Grand Prix d’Europe 2025 in Francia e oggi continua a perfezionarsi in vista delle prossime audizioni per entrare in una compagnia e inseguire il suo sogno di danzare nel mondo professionale.

Come loro, molti altri giovani talenti hanno trovato nella mia scuola un luogo dove crescere, formarsi e costruire le basi per una carriera nella danza. Negli anni, diversi ballerini professionisti sono passati dalla mia scuola, portando con sé esperienza, passione e ispirazione: elementi che rendono questo percorso sempre vivo, autentico e in continua evoluzione".

Tra le esperienze più belle che ti hanno coinvolto da quando hai incominciato la danza nella tua vita quale porti nel cuore con più orgoglio?

"Difficile sceglierne una in particolare: ho tanti ricordi importanti legati al mio percorso nella danza, ognuno con un significato speciale. Ma certamente una delle esperienze che porterò sempre nel cuore è quella vissuta al Tulsa Ballet, negli Stati Uniti d’America. Avevo solo diciotto anni, ero appena diplomato e pieno di sogni, e trovarmi dall’altra parte del mondo, in una grande compagnia internazionale, è stato emozionante e allo stesso tempo una grande prova di maturità.

La cosa più incredibile è che, appena messo piede in compagnia, mi hanno assegnato il ruolo principale di Basilio in Don Chisciotte! Un traguardo inaspettato e straordinario per la mia età, ma anche una grande responsabilità. È stata un’esperienza che mi ha fatto capire davvero cosa significa essere un artista: vivere di disciplina, passione e dedizione, e che ha segnato profondamente la mia crescita, non solo come ballerino, ma anche come persona".

Dopo lo spettacolo al Teatro Massimo, quali sono i prossimi appuntamenti (produzioni, tournée, festival) che possiamo segnare in agenda?

"Per prima cosa sto preparando uno spettacolo per il 23 dicembre al Teatro Si è Boi, con nuove coreografie, dove protagonista principale sarà ancora il corpo di ballo della Leon Cino Dance Art Studios, arricchito da qualche ospite importante. L’obiettivo è offrire al pubblico l’occasione di scoprire novità e sorprese, ma soprattutto dare ai ragazzi e alle ragazze della scuola la possibilità di esprimere la passione che li anima, attraverso quanto hanno appreso fin qui, e di arricchire il proprio bagaglio tecnico e artistico.

Negli ultimi anni ho organizzato spettacoli sia al Teatro Massimo che al Teatro Si è Boi, oltre a partecipazioni a eventi, perché credo sia fondamentale per i ragazzi avere l’opportunità di esibirsi e vivere l’esperienza del palcoscenico.

Inoltre, cerco sempre di programmare stage con maestri internazionali e professionisti affermati, per offrire agli allievi nuovi stimoli, insegnamenti e punti di vista, aiutandoli a crescere sia tecnicamente che artisticamente. Sto anche lavorando a una mini tournée nei teatri della Sardegna, ma è ancora presto per dare dettagli precisi".

Per non perdere nessuna novità e rimanere aggiornati sui prossimi spettacoli, stage e progetti della scuola, vi invito a seguire la pagina ufficiale della Leon Cino Dance Art Studios: lì troverete tutte le informazioni in tempo reale e potrete scoprire in anteprima cosa stiamo preparando!