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L’Ordine dei fisioterapisti della Sardegna centrale ha lanciato una campagna informativa per contrastare il fenomeno dell’esercizio abusivo della professione, in risposta alle sempre più numerose segnalazioni di persone prive di abilitazione che eseguono trattamenti. Il messaggio chiave è chiaro: “La tua salute merita fisioterapisti, mettiti in buone mani”.
La campagna prevede la distribuzione di una brochure cartacea nei distretti sanitari delle province di Nuoro, Oristano, Ogliastra, Sud Sardegna e nella Città metropolitana di Cagliari. In parallelo è stata organizzata anche una campagna digitale sui social network.
Anche l'Associazione delle malattie autoimmuni e reumatologiche ha lanciato l’allarme. “Aumentano le segnalazioni riguardanti l’esercizio abusivo – afferma il presidente Ivo Picciau –. Troppi pazienti, spesso vulnerabili a causa di patologie croniche invalidanti, si stanno affidando a soggetti privi di abilitazione, ignari dei rischi gravi a cui si espongono”.
Sul valore della professione interviene anche Gino Sedda, presidente dell’Ofi: “Il fisioterapista è un professionista sanitario che si occupa di valutazione, prevenzione, cura, riabilitazione, palliazione e ricerca. Interviene nel trattamento di condizioni acute e croniche, avvalendosi di tecniche manuali, esercizi terapeutici e terapie fisiche. L’abuso della professione di fisioterapista da parte di soggetti senza titoli e competenze può determinare gravi danni alla salute delle persone che si sottopongono ai trattamenti”.
A supporto dell’iniziativa sono stati coinvolti anche alcuni studenti del corso di laurea in Fisioterapia dell’Università di Cagliari. “La formazione include il tirocinio in contesti professionali, garantendo un’adeguata preparazione per l’ingresso nel mondo del lavoro. Il tirocinio è un’esperienza formativa fondamentale che include attività pratiche in contesti reali, per acquisire familiarità con il lavoro di fisioterapista e mettere in campo le competenze acquisite, sotto la supervisione di tutor dall’alto valore professionale e accademico”.