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Tramite un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministero della Giustizia, firmata da Pietro Pittalis (Forza Italia) insieme ad altri deputati del centrodestra, gli esponenti di opposizione sollevano interrogativi sulla gestione della vicenda che vede coinvolta la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, in presunte violazioni della legge sulla trasparenza elettorale. Al centro del caso, non solo le irregolarità contestate alla presidente – tra cui la mancata nomina del mandatario elettorale, l’assenza di un conto corrente dedicato e la presentazione di un rendiconto riferito a un soggetto terzo, il Comitato elettorale del M5S – ma anche le dinamiche interne al Collegio Regionale di Garanzia Elettorale presso la Corte d’Appello di Cagliari.
Secondo quanto riportato nell’interrogazione, il 20 dicembre 2024 il Collegio, presieduto dalla dottoressa Gemma Cucca, ha deliberato un’ingiunzione di pagamento nei confronti della presidente Todde. La stessa Todde ha impugnato l’atto davanti al Tribunale civile di Cagliari e, parallelamente, la Regione ha sollevato un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte costituzionale.
Per difendersi in sede giudiziaria, il Collegio aveva affidato la propria rappresentanza legale – gratuitamente e senza spese – all'avvocato Riccardo Fercia, già componente dell’organo. Ma il 2 maggio 2025, in seguito al pensionamento della presidente Cucca e al subentro del presidente Massimo Costantino Poddighe, il Collegio ha revocato il mandato difensivo all’avvocato Fercia, senza tuttavia nominare un nuovo difensore.
Una scelta definita da Pittalis e colleghi di “straordinaria e inaudita gravità”, che secondo gli interroganti comprometterebbe il diritto alla difesa dell’organo di garanzia, proprio nel momento in cui si discute della legittimità delle sanzioni elevate contro la massima carica dell’amministrazione regionale.
Non meno rilevante, si legge nel testo dell’interrogazione, "è il potenziale conflitto d’interessi" che coinvolgerebbe il presidente Poddighe: quest’ultimo risulterebbe infatti coniuge della dottoressa Marcella Marchioni, nominata dalla Giunta Todde come Direttore generale dei Servizi finanziari della Regione e, dal 10 marzo, anche Segretario generale ad interim.
Pittalis chiede quindi al Ministro della Giustizia se intenda "attivare i poteri ispettivi del dicastero per accertare eventuali responsabilità disciplinari a carico del presidente della Corte d’Appello di Cagliari, a tutela – si legge – dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura".