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Con il 92,01 per cento dei voti favorevoli, il 7,99 per cento di astenuti e nessun contrario, l’Assemblea degli azionisti di Abbanoa – composta dalla Regione e da 342 Comuni soci – ha approvato l’avvio del percorso che consentirà di ripristinare la scadenza originaria dell’affidamento del Servizio idrico integrato. La gestione non terminerà quindi il 31 dicembre 2025, ma il 31 dicembre 2028, con la possibilità di proseguire anche oltre attraverso il modello pubblico “in house”, grazie alla restituzione alla Regione dell’aiuto di Stato concesso nel 2013.
L’operazione riguarda 187 milioni di euro, che oggi corrispondono a circa 223 milioni di euro. L’assemblea, alla quale era rappresentato l’86,6 per cento del capitale sociale, ha inoltre approvato gli indirizzi sulle modalità del percorso, che sarà accompagnato da ulteriori passaggi di confronto in Assemblea dei soci. A confermarlo sono stati il presidente del Consiglio di amministrazione di Abbanoa Giuseppe Sardu, la presidente della Regione Alessandra Todde e il presidente dell’Ente di Governo d’Ambito della Sardegna, Egas, Fabio Albieri.
Nel corso degli interventi sono state chiarite le perplessità legate all’operazione, alla sua sostenibilità finanziaria e all’assenza di rischi per gli azionisti, a partire dai Comuni. È stato ribadito che la restituzione dell’aiuto di Stato non avrà effetti sull’operatività dell’azienda, non comporterà aumenti tariffari né limiterà gli investimenti destinati all’efficientamento delle infrastrutture.
Nel 2013 Abbanoa attraversava una fase di grave difficoltà finanziaria. La Regione intervenne con un aumento di capitale da 187 milioni di euro, autorizzato dalla Commissione europea come aiuto di Stato, a fronte di alcune condizioni, tra cui la riduzione di tre anni della convenzione di affidamento, dal 2028 al 2025, e l’obbligo di una gara internazionale aperta ai privati dal 1° gennaio 2026.
Da allora l’azienda ha attuato un importante piano di ristrutturazione e risanamento. Oggi Abbanoa presenta un capitale sociale di 288 milioni di euro e un quadro economico in crescita: l’ultimo esercizio, chiuso al 31 dicembre 2024, registra un utile di 2,663 milioni di euro, in aumento del 54,48 per cento rispetto al 2023. Il valore della produzione ha raggiunto 342,566 milioni di euro (+6,88 per cento), mentre gli investimenti si attestano a 121,3 milioni di euro, con un incremento del 20,7 per cento e il livello più alto dalla nascita dell’azienda. I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono pari a 298,96 milioni di euro, in crescita di 25,35 milioni, e positiva è anche la gestione finanziaria, con un risultato di +10,76 milioni di euro. Il patrimonio netto, pari a 340,264 milioni di euro, risulta anch’esso in aumento, confermando una solidità che consente di affrontare la restituzione dell’aiuto di Stato.






