Il ministro degli esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, in conferenza stampa presso la sede nazionale del partito ha risposto alle accuse da parte dell'opposizione di "complicità di genocidio a Gaza".

“Veniamo accusati di essere complici di genocidio. Non è vero. Claudio Martelli, che non è certo del nostro partito, mi faceva notare che culturalmente la parola genocidio è diversa da carneficina e massacro. Genocidio significa avere scientemente la volontà di eliminare un intero popolo. Per me qui si tratta di una carneficina. Non è una questione di parole ma di sostanza", afferma.

"Ci troviamo di fronte a una carneficina. Non è con gli slogan che si fermano gli attacchi ma con le azioni concrete", prosegue. "Io sono sempre andato in Parlamento, anche ieri ho dato tutte le risposte in Senato. Quando mi invitano io vado sempre. Comunque, è il Parlamento che decide che tipo di dibattito fare. Noi siamo sempre disposti ad andare e confrontarci'', ha poi risposto sulla possibilità di tenere comunicazioni su Gaza in Aula.

Poi ribadisce: "Dire che siamo al servizio di Israele vuol dire indicare all'opinione pubblica dei nemici personali. Per questo, ho invitato il presidente del Movimento cinque stelle e la segretaria del Partito democratico a usare toni diversi. Criticare il governo è lecito e legittimo, fa parte del lavoro dell'opposizione, ma dire cose non vere non va bene".

Sulla decisione di rafforzare la scorta per i vicepremier: ''Non dipende da noi, ma il clima non è buono. Comunque, io mi adeguo alle scelte che vengono prese dalla autorità competenti".