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Dopo un'approfondita indagine condotta dalla Polizia di Stato, focalizzata sul Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica in Toscana, sono state effettuate perquisizioni nei confronti di 17 sospettati, di cui 4 sono stati arrestati, per detenzione e diffusione di materiale pornografico che coinvolge minori di 18 anni.
Quest'azione è scaturita dall'analisi di un dispositivo informatico sequestrato durante un'altra operazione contro la pedopornografia online, che ha permesso all'investigazione di individuare 17 utenti in Italia coinvolti nello scambio di contenuti illegali. Gli investigatori hanno monitorato attentamente per mesi i comportamenti dei sospettati, scoprendo che scaricavano e condividevano video e immagini di minori tramite una nota app di messaggistica istantanea.
Grazie a ulteriori approfondimenti, sia tradizionali che tecnici, è stato possibile identificare gli utenti, tutti di sesso maschile e con età compresa tra i 20 e i 70 anni, provenienti da diverse regioni italiane, alcuni con precedenti penali legati alla pedopornografia. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze ha emesso decreti di perquisizione in seguito ai dati raccolti, eseguiti contemporaneamente con l'aiuto di oltre 50 agenti della Polizia Postale provenienti da varie regioni italiane, tra cui la Sardegna, sotto il coordinamento del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica.
Durante l'operazione sono stati scoperti decine di migliaia di file di materiale pornografico minorile, alcuni accuratamente catalogati per categorie di interesse. L'enorme quantità di materiale ha portato all'arresto immediato di quattro degli indagati, mentre gli altri sono stati denunciati in libertà, a eccezione di 3 individui irreperibili.
AGGIORNAMENTO
Due uomini di 53 e 46 anni residenti nel Sassarese sono stati arrestati durante l'operazione contro la pedopornografia online. I due sono stati bloccati dalla sezione della Polizia Postale di Sassari circa dieci giorni fa, e le autorità hanno sequestrato i loro computer e altri dispositivi informatici.
Il 46enne, un rider di Castelsardo, è stato posto agli arresti domiciliari, mentre il 53enne, un meccanico di Sassari, è stato rinchiuso nel carcere di Bancali. Entrambi erano stati già coinvolti in precedenti indagini per gli stessi tipi di reati, secondo quanto ricostruito.





