Il Tribunale del Riesame di Cagliari ha confermato il sequestro di circa quattro tonnellate di canapa, tra cui 2.467 piante, oltre 1.400 chilogrammi di infiorescenze, 12 litri di olio, resine e 42 chilogrammi di polline, eseguito lo scorso 29 ottobre dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza e convalidato dalla Procura della Repubblica di Cagliari.

L’attività investigativa ha preso avvio da una segnalazione della Sezione Aerea delle Fiamme gialle di Elmas, che aveva individuato una presunta piantagione di cannabis nei pressi di Assemini. I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che il fondo rustico era stato concesso in locazione a una ditta individuale formalmente operante nel settore della coltivazione di piante destinate alla produzione di fibre tessili, spezie, piante aromatiche e farmaceutiche.

Gli investigatori hanno individuato inoltre un sito internet riconducibile alla ditta, attraverso il quale venivano poste in vendita infiorescenze di canapa e prodotti derivati, tra cui oli, pollini e resine, commercializzati come “sativa-hash”.

Dall’analisi dei social media è risultato che il vero core business dell’impresa non era la coltivazione consentita per la produzione di fibre, alimenti, bevande, cosmetici o biomassa, bensì la produzione e la vendita di infiorescenze e derivati.

Alla luce di tali elementi, le Fiamme gialle hanno proceduto al sequestro dell’intera piantagione e dei prodotti pronti per la commercializzazione, rinvenuti anche in un locale commerciale adibito a vero e proprio laboratorio, completo di attrezzature per il confezionamento, materiale da imballaggio ed etichette riconducibili alla ditta.

Le analisi effettuate sui campioni prelevati, eseguite presso il laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno confermato la presenza di THC con valori fino allo 0,79 per cento.

Nel corso del controllo sono state inoltre riscontrate irregolarità in materia di lavoro sommerso.