Il giorno dopo la tragedia che ha sconvolto la comunità di Afragola, vicino a Napoli, i cancelli che circondano lo stadio Moccia, luogo in cui è stato trovato il corpo della 14enne Martina Carbonaro all'interno di un casolare abbandonato, sono diventati punto di ritrovo per molte persone che portano striscioni e fiori in segno di cordoglio.

Il padre di Alessio Tucci, il giovane assassino che ha ammesso la colpa, ha rilasciato una dichiarazione ai media nel pomeriggio, con le sue parole raccolte anche da Rainews 24. L'uomo si è scusato ripetutamente affermando che suo figlio è "un bravo ragazzo" e che "Martina era una figlia".

Domani si terrà l'udienza di convalida del fermo per il 19enne, muratore occasionale accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere, nel carcere di Poggioreale. Il 3 giugno prossimo la Procura di Napoli Nord conferirà l'incarico al perito per l'esame autoptico.

IL RITROVAMENTO

Martina è stata ritrovata senza vita in un vecchio casolare in rovina, uccisa probabilmente a colpi di pietre. La sua famiglia non aveva avuto notizie da lunedì sera. Dopo essere stato interrogato dai carabinieri e dal procuratore Alberto Della Valle, Alessio Tucci ha confessato con lacrime di aver commesso l'omicidio. "Mi ha lasciato", ha rivelato ai militari.

L'ultimo incontro tra i due, che sarebbe stato richiesto dall'ex fidanzato e al quale Martina si era prestata, si è rivelato fatale. Il cadavere della ragazza è stato rinvenuto sotto un vecchio armadio e ammassi di spazzatura e detriti, all'interno di un edificio abbandonato e in rovina vicino all'ex stadio Moccia, luogo in cui i due giovani si erano incontrati in passato. Non sono stati riscontrati segni di abusi sessuali sul corpo di Martina, ma diverse ferite al volto e alla testa.