Per la madre di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa ad Afragola dall’ex fidanzato, Alessio Tucci, 19 anni, non ci sono dubbi: “Un mostro che deve avere l’ergastolo”. Lo dice senza esitazioni in un’intervista al Corriere della Sera, ripercorrendo con lucidità e dolore le ore che hanno preceduto il ritrovamento del corpo della figlia.

“È persino venuto a cercarla in macchina con noi”, racconta Fiorenza Cossentino, rievocando quel momento assurdo in cui l’assassino si era mescolato alla disperazione della famiglia, fingendo angoscia e partecipazione. “Si è messo a piangere perché Martina non lo voleva più”, aggiunge, rivelando quanto il giovane fosse scosso dalla decisione della ragazza di chiudere la relazione. Una scelta che non sarebbe piaciuta nemmeno alla madre di Alessio, come spiega la stessa Fiorenza: “Quando lei ha deciso di rompere con lui, la mamma di Alessio è venuta da me e mi ha detto: ‘Stai attenta a tua figlia’”.

Un avvertimento inquietante, che non fu mai chiarito. “Mi ha consigliato di farla stare in casa, non farla andare in giro per il paese insieme alle amiche”, continua la madre di Martina, che oggi non può fare a meno di rileggere quei segnali come presagi. “Chiedetelo a lei”, taglia corto, riferendosi alla donna che aveva pronunciato quella frase. “Il tono non è piaciuto. E visto quello che è successo dopo, avevo ragione a non fidarmi più”.

Martina era una ragazzina di 14 anni, piena di sogni, con il desiderio di diventare chef. Una giovane vita spezzata per sempre da chi non accettava la fine di una relazione. “Io a Martina ho detto che se non se la sentiva più di stare con lui doveva lasciarlo perdere”, dice la madre, sottolineando come la figlia non si sentisse più a suo agio da tempo. “Da quando lui le aveva dato uno schiaffo. E da quello schiaffo lei ha cominciato a decidere di non voler più stare con lui”.

Il giorno in cui Martina è scomparsa, la famiglia ha subito pensato a lui. “Ho pensato immediatamente che lui potesse entrarci qualcosa”, ammette Fiorenza, che lo ha affrontato direttamente: “Gli ho chiesto se avesse fatto qualcosa. Ma lui mi ha giurato di no”.

Nei momenti successivi alla sparizione, il comportamento di Alessio appariva contraddittorio. “Diceva che non riusciva più a dormire. Che era andato a casa solo per farsi una doccia, ma voleva subito tornare a cercarla”. Un atteggiamento che non ha convinto i genitori della ragazza. “Mio marito ci ha pensato prima di me”, ricorda la donna. “Ha detto: ‘Ma non è che questo si è fatto la doccia perché era sporco del sangue di Martina?’. Aveva visto giusto”.

Martedì, giorno in cui ricorreva quello che sarebbe stato il secondo anniversario della coppia, Martina era già morta. Uccisa da chi non accettava di essere lasciato.