Una lite durante una festa e poi il caos: due colpi di pistola, uno al figlio che è morto. Un imprenditore di 60 anni è stato arrestato con l’accusa di omicidio a San Gregorio di Catania.

L’uomo, con una magnum in mano legalmente detenuta ma senza autorizzazione a portarla con sé, avrebbe fatto irruzione alla festa, pare disturbato dal rumore. Il figlio e l'amico avrebbero cercato di disarmarlo, e durante la colluttazione sarebbero partitdue colpi.

Un proiettile ha centrato all’addome proprio il figlio, 23 anni, ferendolo mortalmente, l’altro ha raggiunto il tallone dell’amico, 30, trasferito all’ospedale Cannizzaro di Catania, ma non in pericolo di vita.

Per il sopravvissuto una ferita giudicata guaribile in 15 giorni, è stato già dimesso e dovrà ritornare in ospedale soltanto per un controllo ortopedico. Per l’uomo, invece, le manette e il peso di un dramma familiare presumibilmente causato dalle sue mani, e da un gesto folle che ha causato la morte del giovane figlio.