L'incidenza dell'influenza continua a crescere in Italia, con un ulteriore aumento dei casi registrato nella scorsa settimana. Secondo i dati forniti dal sistema di monitoraggio RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità, ben 695mila italiani hanno dovuto affrontare infezioni respiratorie acute che li hanno costretti a letto, registrando un incremento di circa 100mila casi rispetto alla settimana precedente.

"Questa settimana si registra un aumento sostenuto dei casi di infezioni respiratorie acute registrati dalla sorveglianza RespiVirNet", commenta la direttrice del dipartimento di Malattie Infettive dell'Iss Anna Teresa Palamara, che precisa però che l'aumento è "in linea con l'andamento atteso per questo periodo dell'anno". Quanto al picco, "non è possibile prevedere esattamente quando si raggiungerà": "di solito si registra tra fine dicembre e fine gennaio, ma nelle prossime settimane è probabile che l'incidenza delle infezioni rimanga alta".

Nel corso dell'ultima settimana del mese di dicembre, dati provenienti da un bollettino settimanale rivelano che 12,4 italiani su 1.000 sono stati colpiti da infezioni respiratorie. Come già accaduto in passato, i bambini di età inferiore ai 4 anni sono risultati essere il gruppo più colpito, con un tasso di incidenza triplo (38 su 1.000) rispetto alla popolazione generale. Le regioni più colpite da queste infezioni sono state Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Sardegna.

Per quanto riguarda i virus in circolazione, si è registrato un aumento delle infezioni influenzali, responsabili di circa il 25% dei casi di malattia. Attualmente, il ceppo dominante di virus influenzali è il tipo H3N2. Le restanti infezioni sono principalmente causate da Rhinovirus, Adenovirus e virus Parainfluenzali.

    "Ricordiamo le principali misure di prevenzione", aggiunge Palamara. "La vaccinazione, per cui si è ancora in tempo dal momento che il virus circolerà ancora per diverse settimane, una rigorosa igiene delle mani, il rispetto della cosiddetta 'etichetta respiratoria', ad esempio tossendo in un fazzoletto o nell'incavo del braccio, evitare i luoghi chiusi e affollati in presenza di sintomi", conclude.