Operazione della polizia nei confronti del clan Scalisi, potente organizzazione criminale con radici ad Adrano, nel Catanese. Un'ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita nei confronti di 14 indagati, accusati di vari reati tra cui associazione mafiosa, traffico di droga, estorsione, detenzione illegale di armi e altri crimini legati alla criminalità organizzata.

L'intervento è stato eseguito dalla squadra mobile di Catania in collaborazione con il commissariato di Adrano, sotto la guida dello Sco e con il supporto delle forze dell'ordine di Napoli, Caserta, Taranto, Nuoro, Sassari, Udine, Pavia, Siracusa, Chieti e Caltagirone. Questi provvedimenti si uniscono ai fermi già effettuati dalla Procura di Catania nei confronti di 10 membri dello stesso clan.

Le indagini coinvolgono complessivamente oltre trenta persone.

In totale, 24 persone sono state indagate e sono state emesse due ordinanze di custodia cautelare in carcere, di cui dieci sono il risultato della convalida di un fermo avvenuto la settimana scorsa. Le indagini condotte tra ottobre 2023 e settembre 2025 hanno rivelato estorsioni a lungo consolidate nei confronti di imprenditori edili e agricoli, commercianti, proprietari terrieri e venditori ambulanti, insieme a intimidazioni come incendi dolosi a veicoli. Durante le operazioni è stato sequestrato più di un chilogrammo di droga, tra cocaina e marijuana, e tre pistole. Tra gli indagati ci sono anche detenuti che comunicavano dal carcere tramite telefoni cellulari illegali. Per eseguire le misure cautelari sono stati coinvolti oltre 150 agenti delle Questure di Catania, Napoli, Caserta, Nuoro, Sassari, Pavia, Siracusa, Udine, Taranto e Chieti, i Reparti Prevenzione Crimine di Catania, Palermo e Siderno, unità cinofile della Polizia di Catania, Palermo, Napoli e Ancona, e un elicottero del Reparto Volo di Palermo. Oltre alle misure restrittive, sono state effettuate perquisizioni contemporanee ad Adrano, Catania, Chieti e Pescara, con la collaborazione delle Squadre Mobili locali. Durante le ricerche è avvenuto l'arresto in flagranza, nella notte del 16 settembre, di due soggetti già sottoposti a fermo. Nelle vicinanze della residenza del capo del clan Scalisi sono stati rinvenuti circa 550 grammi di cocaina suddivisi in dosi, insieme a materiale per il confezionamento e la pesatura; mentre nell'appartamento di un altro individuo è stato trovato un revolver senza matricola e mai segnalato alle autorità. Le indagini hanno messo in luce come i detenuti all'interno delle carceri utilizzino abusivamente, ma in modo continuativo, telefoni non autorizzati non solo per mantenere legami con complici, ma anche per organizzare nuove attività criminali.