Cagliari

Campo nomadi via San Paolo: “Ci sono persone che vengono con l’auto e scaricano i rifiuti da noi”. VIDEO

Nella video-intervista, parla un ragazzo di nazionalità bosniaca (padre di 3 figli), che dimora in una delle baracche nello sterrato davanti alle Ferrovie

Campo nomadi via San Paolo: “Ci sono persone che vengono con l’auto e scaricano i rifiuti da noi”. VIDEO

Di: Alessandro Congia


Via San Paolo, qualche giorno dopo l’inferno di fuoco, che ha totalmente devastato e lambito tonnellate di rifiuti e danneggiato la zona retrostante di “Euro Moquette”, è una cornice davvero spettrale. Le enormi colonne di fumo nero che si sono levate in cielo e che hanno creato disagi ai residenti della zona e messo a repentaglio le vite dei Vigili del Fuoco intervenuti sul posto per lo spegnimento del rogo, è solo una parte della lunga storia che riguarda il degrado della zona.

Adiacente al marciapiede, non appena si superano due enormi barriere di cemento armato, comincia una sorta di “cattedrale nel deserto”, dove però a farla da padrone sono le montagne di rifiuti pericolosi ammassate accanto alla roulottes del rom.

Andrea, un giovane ragazzo di nazionalità bosniaca, è padre di tre figli: lui, assieme alla sua famiglia e alle altre 15 che dimorano da diversi anni in questa zona, ai margini della città, è convinto che chi butta e abbandona i rifiuti lo faccia di proposito.

Da palazzo Bacaredda

Parla il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, Fabrizio Marcello: “Via San Paolo, non è possibile vedere la città in queste condizioni – lamenta l’esponente di palazzo Bacaredda - servono i controlli, serve far partire i lavori già programmati nella scorsa legislatura con 18 milioni di euro per la riqualificazione del quartiere di Sant'Avendrace che prevede la realizzazione di un grande parco sportivo con il coinvolgimento anche dei privati.
Questa non è la Cagliari che vogliamo – afferma Fabrizio Marcello – che illustra il progetto che attende solo di essere attuato nel concreto. Si tratta di un progetto inserito nel “Programma straordinario d'intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie” – dice - varato nel 2016 e per il quale il Comune ha ottenuto 18 milioni di euro complessivi di finanziamento. Il piano è stato diviso in tre maxi lotti, uno dei quali è appunto relativo alla valorizzazione dell'area di San Paolo. Gli altri due invece riguardano la riqualificazione dell'asse viale Sant'Avendrace - via Po, con la realizzazione di una pista ciclabile e la sistemazione dei marciapiedi, del verde e dell'illuminazione pubblica, nonché la demolizione dell'ex mattatoio comunale al posto del quale saranno creati alloggi di edilizia residenziale pubblica e servizi generali.

Demolizioni e bonifiche


Prima di procedere alla progettazione del parco urbano però – riassume sempre Fabrizio Marcello - l'area attorno a via San Paolo necessita di importanti opere di bonifica e di demolizione, lavori per i quali il Comune ha appena stanziato 2 milioni di euro con una delibera approvata lo scorso 22 gennaio 2019. La zona interessata all'intervento ha una superficie di oltre 18 ettari compresa tra il nuovo raccordo alla statale 195, via Campo Scipione, via Mincio e via San Paolo. Al suo interno ci sono, ad esempio, il terreno abbandonato in cui spesso sosta il circo, la cabina Enel di via San Paolo e i vecchi edifici industriali adiacenti, le case ridotte a ruderi tra via Mincio e via Campo Scipione in parte occupate abusivamente, ma anche i lotti in cui si trovano due campi da calcio utilizzati dal La Palma Monteurpinu e l'ex cantiere edile dell'impresa Soldati, diventato un deposito di rifiuti di vario tipo. Un'attenzione speciale sarà dedicata al terreno di 10mila metri quadrati attualmente occupato da un campo rom nel quale, due anni fa, subito dopo un incendio, i vigili del fuoco avevano riscontrato «la presenza di diverso materiale altamente inquinante» che rappresenta «un grave pericolo per la salubrità e la pubblica incolumità».
Resti archeologici

Altissimo anche il rischio di trovare importanti resti archeologici, il che potrebbe rimescolare le carte rallentando i tempi di realizzazione del parco. Nell'area si pensa infatti che sorgessero degli insediamenti nuragici, mentre è certo che in epoca successiva fosse connessa al villaggio punico di Karalì, distante poche centinaia di metri, e alle sue intense attività portuali. Per questa ragione, nel corso delle bonifiche e delle demolizioni, saranno effettuati specifici carotaggi e scavi in grado di preservare eventuali reperti”. 

Il reportage, con la video intervista al Campo Nomadi in via San Paolo

Nel video sottostante, il Consigliere Comunale del Pd, Fabrizio Marcello

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