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La pianta natalizia della settimana: il Vischio

È il protagonista del classico rito del bacio a Natale, ma quali sono le caratteristiche e le leggende legate a questa pianta così affascinante?

La pianta natalizia della settimana: il Vischio

Di: Alessandra Leo


Il Vischio è una pianta sempreverde che appartiene alla famiglia delle Viscaceae; si tratta di una specie botanica cespugliosa emiparassita caratterizzata da lunghe foglie, dure e frastagliate. I fiori gialli si aggiungono alle bacche tonde bianche con l'interno gelatinoso, che è tossico per l’uomo.

Anche se esiste quello selvatico, generalmente il Vischio viene coltivato a scopo ornamentale, specialmente durante il periodo natalizio, in quanto il verde brillante delle foglie spicca durante il letargo generale della natura.

Questa pianta è un’ottima regolatrice del ciclo mestruale; inoltre viene utilizzata come antispasmodico e sedativo per gli stati di ansia e nervosismo. Favorisce la diuresi ed è anche un buon antinfiammatorio locale per lombalgie, sciatalgie e reumatismi. Le bacche del Vischio, così come le foglie in misura nettamente inferiore, sono tossiche per l’uomo e se ingerite possono provocare diarrea e vomito. Bisogna quindi affidarsi alle cure del proprio medico per assumerne la giusta quantità.

Come coltivarlo

Per la coltivazione del Vischio, è bene procurarsi delle bacche belle e sane, che dovrete lasciate in un luogo fresco e asciutto fino a quando non si saranno seccate bene.

Scegliete quindi una pianta da parassitare, le ideali sono il melo e il pero; con un coltellino e fate un’incisione abbastanza profonda su un ramo robusto della parte medio-alta della chioma, per mettervi dentro un paio di semi dell’interno della bacca. L’attesa dura in genere un paio di anni, quindi nessuna preoccupazione se l’anno successivo non vedrete nulla.

La tradizione del bacio sotto il Vischio

Il Vischio è una pianta conosciuta dai più come natalizia e legata alla tradizione del bacio, il rito obbligato per chiunque vi passi sotto. Ma come è nata questa usanza?

La pianta trova la sua origine nella storia di druidi e vichinghi, primi popoli ad aver considerato sacro questo sempreverde sia per farne infusi e medicamenti per combattere le epidemie del periodo, sia come simbolo di fertilità, perchè fioriva anche in inverno

Un’antica leggenda racconta che Loki, il dio del male, avesse ucciso Balder, dio del sole, utilizzando proprio una freccia fatta con rami di Vischio, e che la madre della vittima, Freya, con il cuore spezzato, trasformò le lacrime di dolore nelle bacche bianche caratteristiche della pianta. Gli dei furono così in grado di riportare in vita Balder, e Freya ringraziò con un bacio chiunque passasse sotto quei rami. Da quel momento venne proclamato che non potesse accadere qualcosa di brutto a chi si trovasse sotto un cespuglio di vischio.

La pianta è stata a lungo considerata un afrodisiaco naturale, nonostante le bacche tossiche per l'uomo.

Nella tradizione cristiana il Vischio è un simbolo di amore, protezione e fortuna. In questo caso la leggenda narrata è quella di un ricco ed avido mercante che, una volta resosi conto di avere un cuore, con le sue lacrime diede vita a questa pianta, proprio a ridosso del Natale.

Altre tradizioni riconducono il Vischio alla mitologia greca, e sempre a essa l'usanza di baciarsi sotto.

Durante l'epoca vittoriana in Inghilterra, qualunque ragazza rifiutasse un bacio sotto la pianta di vischio sarebbe rimasta senza proposte di matrimonio per l'anno successivo.

Oggi il vischio è diventato simbolo delle festività natalizie e dei raccoglimenti tra persone care e ci sono delle piccole regole da rispettare per la tradizione: innanzitutto l'uomo può baciare solo sulla guancia e, durante il bacio, deve rimuovere bacca dopo bacca dal rametto, fino alla scomparsa di tutte le bacche che rappresenta la fine del bacio.

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