Salute

Giornata salute mentale, psichiatri 'boom diagnosi, +30%'

Giornata salute mentale, psichiatri 'boom diagnosi, +30%'

Di: Redazione Sardegna Live


Roma, 9 ott. (Adnkronos Salute) - Le conseguenze della pandemia di Covid, la guerra alle porte dell'Europa, una "policrisi sanitaria, sociale, economica e politica che sta cambiando il nostro modo di vivere, acuendo il disagio psichico: le diagnosi di disturbi mentali sono in continua crescita, con aumenti del 30% soprattutto nelle categorie più fragili". L'allarme arriva dalla Società italiana di psichiatria (Sip) che oggi a Roma, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale che si celebra domani, festeggia i suoi 150 anni.

"Depressione e altre patologie psichiche - avvertono gli specialisti - saranno le più diffuse nel mondo già prima del 2030, anno in cui l'Organizzazione mondiale della sanità aveva stimato il 'sorpasso' rispetto alle patologie cardiovascolari". Domani, per la Giornata mondiale della salute mentale, diverse istituzioni, Regioni e Comuni illumineranno di verde le loro sedi.

"Dopo la pandemia - prosegue Claudio Mencacci, presidente onorario Sip e direttore emerito del dipartimento di Neuroscienze dell'ospedale Fatebenefratelli-Sacco di Milano - i sintomi depressivi nella popolazione generale sono quintuplicati e oggi si stima che li manifesti circa una persona su tre, tanto che si ipotizzano fino a 150mila casi di depressione maggiore in più rispetto all'atteso, con conseguenze dirette su malattie oncologiche, cardiovascolari e polmonari. A soffrire del maggior disagio mentale, oltre ai giovani, sono le categorie fragili come le donne, gli anziani o i ceti sociali più svantaggiati. Fra i disoccupati, per esempio, il rischio di depressione è triplo".

"La salute mentale, come ricorda l’Oms, deve essere un diritto per ogni cittadino e non deve più essere trascurata – spiega Emi Bondi, presidente della Sip e direttore del Dsm dell’ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo - Il Servizio sanitario nazionale è chiamato a essere in prima linea per mettere in atto strategie di prevenzione e monitoraggio e per intercettare e curare il disagio mentale nelle popolazioni più fragili e a rischio”. “A questo scopo – continua Giuseppe Niccolò, coordinatore vicario del Tavolo Tecnico sulla salute mentale e direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl Roma 5 – il Tavolo istituito di recente al ministero della Salute ha tra gli obiettivi il compito di realizzare un nuovo piano per la salute mentale che migliori la qualità dei percorsi di prevenzione, trattamento e riabilitazione per meglio rispondere ai bisogno di salute mentale della nostra società".

Al lavoro del tavolo tecnico va naturalmente affiancato il lavoro della ricerca, il futuro della psichiatria. "Grazie alla ricerca sono stati fatti enormi passi avanti nella diagnosi precoce e nella prevenzione in psichiatria - osserva Liliana Dell’Osso, co-presidente Sip e professore ordinario di psichiatria all’Università di Pisa - A causa, però, del malinteso timore di risultare discriminatori, si fatica ancora a parlare dei disturbi mentali come di vere e proprie patologie, causa di intensa sofferenza soggettiva e grave compromissione del funzionamento biologico e psicosociale: non riconoscerlo significa rinunciare non solo alla terapia psicofarmacologica ma anche al riconoscimento di manifestazioni iniziali al fine di adottare strategie preventive, orientando il soggetto verso stili di vita protettivi e valorizzando i suoi punti di forza”.

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