Soru dice addio al Pd dopo la candidatura di Todde
"Sono stato tra i fondatori, ora nuovo soggetto politico"
Di: Redazione Sardegna Live
Renato Soru, patron di Tiscali ed ex governatore sardo, lascia il Partito democratico. Lo ha annunciato lui stesso, questa sera, al termine del suo intervento davanti a 600 persone a Cagliari per l'assemblea pubblica in cui ha lanciato la sua nuova 'Rivoluzione gentile' in vista delle elezioni regionali 2024 in Sardegna.
"Sono stato tra le 40 persone che hanno fondato il Pd - ha spiegato Soru -, ho consegnato al partito un movimento che mi ha sostenuto, gli ho consegnato la passione, la competenza e la mia voglia di partecipazione politica. Questo diritto alla partecipazione ora me lo riprendo e lo metto a disposizione di un nuovo soggetto politico".
Soru parla di "un gruppo di sensibilità diverse, un nuovo soggetto politico che abbia bene in mente l'orizzonte, cioè quello di portare fuori la Sardegna dalla sacca stagnante in cui è finita: io son qui per dare una mano a tutti quelli che ne hanno voglia, sono qui per unire".
"A chi dice che uniti si vince e divisi si perde, dico si perde se si hanno in mente gli equilibri del passato". Soru fa appello "al pezzo di centrosinistra che ha preferito chiudersi in via Emilia ed evitare il confronto, imponendo una candidatura scelta a Roma e ratificata in una finzione di dibattito".
E ancora: "Sono disarmato davanti a tanta rigidità. Mi auguro che qualcuno rinsavisca e provi a riprendere il ragionamento. Siamo ancora qui, disponibili al dialogo".
Il centrosinistra sardo, insomma, rischia di presentarsi sorprendentemente spaccato alle regionali del 2024. Se da un lato Soru ha confermato la sua disponibilità a candidarsi, infatti, dall'altro il Pd ha scelto di sostenere insieme al M5s Alessandra Todde (esponente pentastellata) dando vita alla cosiddetta coalizione di campo largo che vedrà al tavolo anche diverse sigle autonomiste.
