Roma

Coronavirus, si “nasconde” anche nelle lacrime dei malati: la scoperta dello Spallanzani

Il virus SarsCov2 è attivo anche nelle secrezioni oculari

Coronavirus, si “nasconde” anche nelle lacrime dei malati: la scoperta dello Spallanzani

Di: Alessandro Congia


Il contagio può avvenire anche attraverso le lacrime di chi è positivo al Coronavirus. Lo ha dimostrato uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine dai ricercatori dell'Istituto Spallanzani di Roma, secondo il quale il virus SarsCov2 è attivo anche nelle secrezioni oculari. 

Gli occhi quindi non sono solo una delle porte di ingresso del virus nell'organismo, ma anche una “potenziale fonte di contagio”. Insomma, è stato dimostrando che il virus oltre che nell'apparato respiratorio, è in grado di replicarsi anche nelle congiuntive. 

Il Tampone 

La ricerca ha analizzato un tampone oculare prelevato tre giorni dopo il ricovero da una paziente positiva al virus, gli studiosi quindi hanno isolato il virus dimostrando che esso è in grado di replicarsi anche nelle congiuntive.  La paziente ricoverata allo Spallanzani alla fine di gennaio aveva una congiuntivite bilaterale. 

Indossare gli occhiali

L'unica protezione per tenere in sicurezza gli occhi dal rischio di essere la 'portà del virus è mettersi gli occhiali di protezione, che creano una 'camerà chiusa intorno agli occhi, insieme alle mascherine. Chi porta già quelli da vista ha una minima difesa, ma attenzione dipende dalla grandezza della montatura. Perché parliamo di goccioline che possono essere dirette o fluttuare nell'aria. Lo studio dello Spallanzani quindi ci dice che occorre portare tutti gli occhiali di protezione se vogliamo avviare la Fase II - ha rammentato Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana (Soi). 

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