Quartu Sant'Elena

“Meditando imparo”: arriva a Quartu un laboratorio che unisce la pedagogia allo yoga

Un progetto molto interessante e ricco di benefici per i piccoli alunni dell’Istituto Comprensivo statale n.6 nella frazione di Flumini: oggi il primo di tanti appuntamenti

“Meditando imparo”: arriva a Quartu un laboratorio che unisce la pedagogia allo yoga

Di: Alessandra Leo


La meditazione, si sa, ha innumerevoli effetti benefici sul corpo e sulla psiche di tutti. Se negli ultimi anni molte persone adulte iniziano a praticare attività come lo yoga, in primis per riuscire a gestire lo stress che quotidianamente imperversa nella nostre vite, è anche vero che in questo senso non si pensa o si pensa pochissimo ai bimbi.

La credenza che lo stress sia prerogativa degli adulti è tanto diffusa così come errata: soprattutto il periodo della pandemia che ha fatto sì che i nostri bimbi non potessero giocare e vivere all’aria aperta senza pensieri la propria infanzia.

Così una maestra speciale, Margherita Carta, che insegna presso l’Istituto Comprensivo statale n.6, in via dei Nasturzi, nella frazione di Flumini di Quartu, ha pensato a un’iniziativa parecchio interessante, benefica ma anche divertente, per i bimbi delle classi II D - II E, anche se il progetto è rivolto a tutti i piccoli alunni della scuola, con particolare attenzione verso i bambini con bisogni educativi.

Meditando imparo” è un laboratorio inclusivo che unisce la pedagogia allo yoga il cui slogan è “Addestriamo la nostra mente”.

Il progetto vede la partecipazione dell’insegnante di yoga Corona Valentina e dell’amatore ed esperto di meditazione Pagani Monica. Le insegnanti coinvolte sono Manuela Farris, Ilaria Caredda, Stefania Siddi e Denise Gaia.
Italiano, arte, musica, educazione fisica, storia e geografia sono le discipline coinvolte.

Si è svolto oggi, 18 maggio, un incontro dalle 11,30 alle ore 14 e si tratta del primo appuntamento di un progetto più ampio che prevede altri incontri negli anni successivi. Tra l’entusiasmo dei bimbi, che sono stati molto attenti, partecipi e curiosi, e quello delle insegnanti, anche i genitori hanno manifestato contentezza nei confronti del progetto per i tanti benefici che esso comporta.
“L'idea di introdurre un progetto di yoga nella nostra scuola nasce dalla sempre più diffusa pratica della meditazione come mezzo per dare beneficio al corpo e alla mente – afferma l’insegnante Margherita Carta - La pratica di tecniche di respirazione e di meditazione e la consapevolezza del nostro stato d'animo incidono positivamente sul miglioramento dell'attenzione, basilare per il rendimento scolastico, e migliorano la relazione e la collaborazione tra pari”.

“Essendo la scuola il contesto in cui bambine e bambini trascorrono la maggior parte del tempo, il luogo in cui imparano alternando apprendimento e divertimento ma anche il luogo in cui condividono idee ed emozioni, riteniamo che introdurre pratiche di rilassamento sia una opportunità di crescita di supporto a tutto ciò che la scuola può offrire – prosegue l’insegnante - Attraverso la meditazione gli alunni migliorano la capacità di mantenere la calma, percepiscono meglio il proprio stato d’animo e le informazioni che arrivano dal proprio corpo e dalla propria vita emotiva andando a contrastare impulsività e agitazione, tipiche della loro età evolutiva. Educare all'attenzione del momento presente è uno strumento efficace per stare bene, favorendo un atteggiamento mentale aperto e calmo, contrastando il pensiero negativo e migliorando l'autostima. I temi principali per questo primo appuntamento Ma quali sono gli obiettivi di questa magnifica iniziativa?
“Migliorare il comportamento degli alunni, abbassando lo stress e potenziando l'attenzione, insegnare strategie per vivere meglio e con più consapevolezza il presente, apprendere strategie di regolazione emotiva e capacità di entrare in empatia con l'altro, migliorare la concentrazione e l’autodisciplina, avere consapevolezza dei propri stati emotivi, stimolare l'ascolto di se stessi senza dare un
giudizio, ridurre l'ansia e l'iperattività, evitare comportamenti non idonei all’ambiente scolastico, ma anche introdurre metodologie innovative per gli insegnanti che favoriscano momenti di concentrazione” conclude Manuela Carta.

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