Carbonia

Cacciatori di frodo, tra gli arrestati c'è anche "Massimino", il boss del narcotraffico internazionale 

In conferenza stampa il Capitano Lucia Dilio e il Tenente Carlo Porru 

Cacciatori di frodo, tra gli arrestati c'è anche

Di: Alessandro Congia


Quattro persone finite in arresto (due in carcere e due ai domiciliari, così come richiesto dal pm Guido Pani e provvedimento cautelare firmato dal gip del Tribunale di Cagliari, Giampaolo Casula), altrettante armi e munizioni sequestrati. 

È l'importante attività dei Carabinieri che, alle prime ore di oggi, nei Comuni di Iglesias e Buggerru, militari della Compagnia di Carbonia, coadiuvati da personale della Compagnia Iglesias e con l’ausilio di personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna e dell’11° Nucleo Elicotteri di Cagliari/Elmas, hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di applicazione di misure cautelari personali, disposte dal Tribunale Ordinario di Cagliari nei confronti di altrettanti soggetti del luogo ritenuti responsabili, a vario titolo, di “ricettazione di armi clandestine e porto abusivo di armi e caccia di frodo”.

A Uta sono finiti Massimiliano Giuseppe Medda, noto "Massimino", di 54 anni, Gianluca Balloco, di 50, entrambi di Iglesias e ben noti alle forze dell'ordine per i loro trascorsi criminali, legati a tonnellate di droga smerciate tra la Sardegna, Marocco e Spagna, importate con gommoni e velieri.

Ai domiciliari, invece, Davide Boi, 54 anni e il 36enne Riccardo Sabiu, tutti e due di Buggerru, detentori di numerose armi rinvenute nelle campagne tra Fluminimaggiore e Iglesias. In conferenza stampa, il Capitano Lucia Dilio e il Tenente Carlo Porru, (Norm Aliquota Radiomobile Carabinieri di Carbonia).

Nel video: il Tenente Carlo Porru, Nucleo Operativo Radiomobile Carabinieri Carbonia

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