Alghero

Cinque femminicidi in due giorni: l’amore malato di uomini carnefici

“Non so se ti incontrerò in un’altra vita, ma ti assicuro se ti riconoscerò, farò in modo che tu t’innamori nuovamente di me. Ti Amo amore mio”, scriveva Massimiliano Farci

Cinque femminicidi in due giorni: l’amore malato di uomini carnefici

Di: Redazione Sardegna Live


La cronaca, in questi giorni, ci mostra uno spaccato della società attuale, dove la donna è ancora succube di un uomo padrone. Cinque donne sono state uccise in due giorni. Da chi?

Tutti i sospettati sono gli uomini che dicevano di amarle.

“Non so se ti incontrerò in un’altra vita, ma ti assicuro se ti riconoscerò, farò in modo che tu t’innamori nuovamente di me. Ti Amo amore mio”. Queste parole sono di Massimiliano Farci, scritte su Facebook lo scorso giugno per la fidanzata Speranza Ponti, la 50enne originaria di Uri.

Oggi lui si trova rinchiuso, in stato di fermo, nel carcere di Bancali (Sassari), accusato di omicidio doloso, occultamento di cadavere, furto e utilizzo indebito di carta bancomat in danno di Speranza Ponti. Nel corso di ore e ore di interrogatorio, come riferito dal Procuratore, ha ammesso di aver occultato il cadavere della fidanzata, ma di non averla uccisa in quanto lei si sarebbe suicidata il 6 dicembre.

In Alto Adige, è stata trovata morta una giovane donna pakistana. Dopo una notte in caserma è stato disposto il fermo del marito, che non ha fornito ai magistrati e agli investigatori un'effettiva spiegazione di ciò che era accaduto alla coniuge. L'uomo, davanti alle contestazioni degli inquirenti rese precise dalle molteplici testimonianze raccolte tra amici e colleghi di lavoro del pakistano, si è chiuso in un assoluto silenzio. A questo punto i sostituti procuratori intervenuti, considerati i gravi indizi a carico dell'indagato per il delitto di omicidio pluriaggravato e valutato altresì grave e concreto il pericolo di fuga, hanno disposto con decreto il fermo d'indiziato di delitto, immediatamente eseguito dai Carabinieri.

In Sicilia a Mussomeli, un uomo ha sparato alla donna, 48 anni, più grande di lui di venti, con la quale aveva avuto una breve relazione perché, secondo la ricostruzione dei carabinieri, non voleva rassegnarsi alla fine della storia, prima di uccidere anche la figlia di lei, di 27 anni, e di suicidarsi.

Sempre in Sicilia, a Mazara del Vallo, un uomo ha massacrato di botte per tre giorni la moglie fino a ucciderla.

Nel 2019 le donne uccise sono state 103, nel 2018 135 e nel 2017 131.

Nella foto: Speranza Ponti

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